Bollettino Agosto 2024

Siccità Estrema

Intensità massima rilevata per alcune regioni

Situazione Generale

Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato l’Agosto più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, a pari merito con l’Agosto 2023 e il 13° mese sugli ultimi 14 con un’anomalia oltre 1.5°C rispetto al periodo pre-industriale. La cosa essenziale, però, è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo l’andamento delle anomalie è più variabile rispetto a quello globale, ma il trend è comunque concorde e a livello stagionale, quella del 2024 è l’estate europea più calda (+1.54°C). Le piogge sono state superiori alla media sulla Scandinavia, Danimarca e in zone sparse del continente. Il deficit estivo si è concentrato in particolare su Europa centro-mediterranea e dell’est. Rispetto agli ultimi 12 mesi, la siccità continua ad affliggere i Paesi mediterranei, soprattutto quelli centro-orientali, e dell’Europa dell’est (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 12 Settembre, mostrano valori inferiori rispetto ad Agosto, anche se la perturbazione di inizio Settembre ha fermato il trend in diminuzione. I livelli d’invaso rimangono sempre sopra la media.
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna hanno valori di riempimento fortemente ridotti, in particolare quelli di Sicilia, Basilicata e Puglia (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 2-8 Settembre in Sicilia continua il suo percorso in discesa, con  valori minimi dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Ottobre-Dicembre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità del 50-60% sull’Europa centrale, e dal 60% al 100% Sulle zone Mediterranee, penisola Iberica, Scandinavia settentrionale e Isole britanniche settentrionali. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la situazione è meno omogenea con una probabilità del 40-50% di valori sotto la media sulla porzione più occidentale del vecchio continente. Nel resto d’Europa i valori dovrebbero rimanere in media, salvo precipitazioni superiori sul settore adriatico e ionico, anche se con una probabilità del 40-50%.

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Focus Mensile

Il VPD – Vapor Pressure Deficit è una misura di quanto è secca (alto VPD) o umida (basso VPD) l’aria. Il protrarsi nel tempo di alti valori di VPD o anomalie positive rispetto ai valori medi, soprattutto nei mesi più caldi, possono essere un indice di siccità e possono influire sull’evapotraspirazione e sulla richiesta idrica delle piante e quindi sulla produzione agricola. Le mappe di anomalia mostrano valori negativi per quasi tutto il mese, in particolare per la pentade 29 Luglio – 2 Agosto e soprattutto sul centro-sud, mentre sul finire del mese i valori sono positivi.
Indici di esposizione alla siccità
  • Percentuale di territorio regionale affetto da siccità severo-estrema: nel mese di Agosto il deficit ha interessato le regioni settentrionali, in particolare sul brevissimo periodo. Ma la siccità severo-estrema di lungo periodo (12 e 24 mesi) sta invece colpendo diverse regioni del sud (fino al 69% della Sicilia) e alcune zone del centro.
  • Percentuale di aree agricole interessate da siccità severo-estrema: prati-pascoli, colture non irrigue, e terreni misti continuano ad essere i più affetti dal fenomeno, in particolare sul lungo periodo (12 mesi).
  • Percentuale di popolazione esposta a siccità: il prolungato deficit di pioggia colpisce quasi il 7% della popolazione italiana, ma se si considera la sola Sicilia, praticamente tutti gli isolani sono sotto siccità, e il 65% soffre un deficit severo-estremo.

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Indice SPI (Standardized Precipitation Index)

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Ad Agosto le piogge, già normalmente scarse nei mesi estivi, sono state inferiori alla media nel nord Italia, in particolare sull’arco alpino, mentre le perturbazioni spesso localizzate e intense hanno portato ad un surplus anche importante su Liguria occidentale, Sardegna settentrionale, parte delle Marche, Abruzzo, Basilicata e Sicilia occidentale. Valori simili, ma con estensioni lievemente inferiori si sono registrate sul trimestre estivo. Sul semestre Marzo-Agosto buona parte della penisola ha valori di pioggia superiori alla media, particolarmente elevati al nord. Segni di siccità sono visibili su alcune zone del meridione. La siccità di lungo periodo (12 mesi) affligge le regioni meridionali, con valori severo-estremi in Sicilia, Calabria, Sardegna sud-occidentale, Basilicata, Puglia e alcune aree di Lazio e Umbria. Siccità che si estende anche sui 24 mesi sulle porzioni più meridionali dell’Italia e su Sardegna meridionale.

Anomalie di Temperatura della Superficie Terrestre

Le temperature di Agosto continuano a far segnare anomalie positive, soprattutto al centro-sud. L’estate 2024 ha fatto segnare temperature al di sopra della media, in particolare al centro-sud. Dei 3 mesi, solo Giugno ha avuto anomalie positive su buona parte del nord e alta Toscana. Le anomalie termiche, non solo estive, hanno influito sull’evaporazione da suolo, laghi e bacini. Questo, unito alla scarsissima stagione nevosa sull’Appennino, ha portato ala riduzione della disponibilità di acqua nei bacini delle regioni centrali adriatiche, Marche e Abruzzo.
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Indice ESI (Evaporative Stress Index)

L’ESI indica qual è il tasso di evapotraspirazione rispetto alle condizioni normali. Le alte temperature di Agosto e in generale dell’estate 2024 sono il fattore dominante. Le persistenti anomalie negative si estendono su quasi tutta l’Italia e sono interrotte solo su Alpi occidentali piemontesi, Emilia e alta Toscana e Sardegna di nord-est (infatti l’invaso più settentrionale dell’isola, Calamaiu, è l’unico che risulta non avere nessun livello di allarme) dove hanno influito le perturbazioni più abbondanti. Rispetto al trimestre le aree con anomalie positive si intensificano e si aggiunge anche il Trentino-Alto Adige, mentre i valori negativi si smorzano leggermente.
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Indice VCI (Vegetation Condition Index)

Nella prima parte del mese, a livello forestale, diverse aree del sud e isole maggiori presentano stress più o meno elevati. Aree più estese sono evidenti in Sardegna, Lazio e Umbria meridionale, Campania, Calabria e Sicilia. La situazione rimane abbastanza simile anche nel periodo dal 20 Agosto al 4 Settembre.
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Indice Pluviometrico SPI

Indice scelto a livello internazionale, attraverso la “Dichiarazione di Lincoln”, per l’identificazione di siccità meteorologiche (SPI 3 mesi). Basato sulla sola precipitazione cumulata mensile (McKee et al., 1993), quantifica un deficit o surplus di pioggia rispetto ai valori medi, a diverse scale temporali (usualmente 1, 3, 6, 12, 24 e 48 mesi), consentendo la determinazione delle diverse tipologie di siccità, dalla meteorologica, all’agricola all’idrologica. Le serie di pioggia (almeno 30 anni) vengono adattate in una distribuzione gamma, successivamente trasformata in un distribuzione normale, con media zero e deviazione standard pari a 1. Tale standardizzazione permette il confronto fra diverse aree geografiche e climatiche. Le equazioni da cui deriva lo SPI sono di seguito rappresentate: dove H(x) è la probabilità cumulativa della pioggia xc e d sono delle costanti.
La tabella seguente indica le classi di siccità o surplus in base ai valori dell’indice:

Riferimenti bibliografici

McKee T.B., Doesken N. J., Kliest J. (1993). The relationship of drought frequency and duration to time scales. In Proceedings of the 8th Conference of Applied Climatology, 17-22 January, Anaheim, CA. American Meterological Society, Boston, MA. 179-184.

Guttman, N. B. (1999). Accepting the Standandardized Precipitation Index: a calculation algorithm. J. Amer. Water Resour. Assoc., 35 (2), 311-322.

Indice ESI
Evaporative Stress Index

L’indice ESI (Evaporative Stress Index) quantifica anomalie temporali standardizzate del rapporto fra evapotraspirazione reale e potenziale e fornisce indicazioni “proxy” circa la rapida evoluzione dell’umidità superficiale del suolo e delle condizioni di stress delle colture. I valori dell’indice, calcolato con aggregazioni di brevi periodi (es. 4 settimane), forniscono indicazioni circa cambiamenti rapidi, mentre aggregazioni più lunghe, che integrano dati su periodi di tempo maggiori (es. 12 settimane), sono rappresentative di cambiamenti più lenti.


Riferimenti bibliografici

Anderson, M. C., J. M. Norman, J. R. Mecikalski, J. P. Otkin, and W. P. Kustas, 2007a: A climatological study of evapotranspiration and moisture stress across the continental U.S. based on thermal remote sensing: I. Model formulation. J. Geophys. Res., 112, D10117, doi:10110.11029/12006JD007506.

Anderson, M. C., J. M. Norman, J. R. Mecikalski, J. P. Otkin, and W. P. Kustas, 2007b: A climatological study of evapotranspiration and moisture stress across the continental U.S. based on thermal remote sensing: II. Surface moisture climatology. J. Geophys. Res., 112, D11112, doi:11110.11029/12006JD007507.

TCI
Temperature Condition Index

Temperature Condition Index



dove LSTi, LSTmin, e LSTmax sono rispettivamente l’ultima immagine LST disponibile e i valori minimo e massimo assoluti lungo la serie temporale, relativi allo stesso periodo. In accordo con lo studio di Sun and Kafatos, per il calcolo del TCI invece della temperatura di brillanza viene utilizzata la LST. Nonostante l’LST sia calcolato per tutto l’anno, durante il periodo autunno-invernale le immagini satellitari sono più influenzate dalla maggiore copertura nuvolosa che contraddistingue questi mesi più freddi. Il dataset di LST (DOI: 10.5067/MODIS/MOD11A2.006) utilizzato per il calcolo dei TCI proviene dall’elaborazione delle immagini dello strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) del satellite Terra (EOS AM-1).


Riferimenti Bibliografici

Kogan, F. N. (1995). Application of vegetation index and brightness temperature for drought detection. Advances in Space Research. 15, 91-100.

Sun D., Kafatos M. (2007). Note on the NDVI-LST relationship and the use of temperature-related drought indices over North America. Geophysical Research Letters, 34.

VCI
Vegetation Condition Index




dove NDVIi, NDVImin, e NDVImax sono rispettivamente l’ultima immagine NDVI disponibile ed i valori minimo e massimo assoluti lungo la serie temporale, riferiti allo stesso periodo. Nonostante l’NDVI sia calcolato per tutto l’anno, durante il periodo autunno-invernale le immagini satellitari sono più influenzate dalla maggiore copertura nuvolosa che contraddistingue questi mesi più freddi. Il dataset degli indici di vegetazione (DOI: 10.5067/MODIS/MOD13Q1.006) utilizzato per il calcolo del VCI e dell’E-VCI proviene dall’elaborazione delle immagini dello strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) del satellite Terra (EOS AM-1).
 

Riferimenti Bibliografici

Kogan, F. N. (1995). Application of vegetation index and brightness temperature for drought detection. Advances in Space Research. 15, 91-100.

VHI
Vegetation Health Index



dove a, e b sono coefficienti che quantificano rispettivamente il contributo del VCI e del TCI nella risposta della vegetazione. Data la complessità del nostro ambiente e visto quanto esso sia caratterizzato da diversi tipi di vegetazione (dalle conifere e latifoglie sempreverdi Mediterranee alle conifere e latifoglie decidue temperate) che rispondono in maniera differente alla temperatura ed alla disponibilità idrica, ai coefficienti è stato assegnato lo stesso peso (0.5) per semplificare il calcolo dell’indice.


Riferimenti bibliografici

Kogan, F. N. (1995). Application of vegetation index and brightness temperature for drought detection. Advances in Space Research. 15, 91-100.

Kogan F.N. (2001). Operational space technology for global vegetation assessment. Bulletin of the American Meteorological Society. 82 (9), 1949-1964.