Bollettino Giugno 2025

Siccità Estrema

Intensità massima rilevata per alcune regioni

Situazione Generale

Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il terzo Giugno più caldo registrato dal 1979, sia rispetto al periodo di riferimento 1991-2020 che al periodo preindustriale (1850-1900). A livello europeo, invece, è stato il 5° Giugno più caldo rispetto al trentennio di riferimento, tuttavia la seconda parte del mese è stata interessata da due ondate di calore che hanno investito l’area occidentale del continente (vedi immagine), con punte di oltre 40°C nella seconda ondata, in particolare in Spagna e Portogallo. I Paesi dell’Europa orientale continuano a soffrire di un forte deficit di pioggia che si sta accumulando da almeno due anni (mappa interattiva).
  • Invasi: I singoli invasi hanno comportamenti diversi a seconda delle zone, con volumi compresi fra il 23% e il 56% rispetto al totale di regolazione. Tuttavia in Puglia e Basilicata si registra la situazione peggiore (vedi mappe dei principali invasi).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, all’8 Luglio 2025, i valori di riempimento sono al di sotto della media per i laghi Como e Iseo, in media il Maggiore e sopra media il Garda.
  • La produzione di energia idroelettrica in Sicilia nella settimana fra il 23-29 Giugno si mantiene al terzo valore più basso degli ultimi 10 anni, ma ben al di sopra del 2024.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Agosto-Ottobre 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine prevedono valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità del 70-100% praticamente ovunque. Stessa probabilità anche per le temperature superficiali del Mar Mediterraneo che dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica, con probabilità del 40-50% periodi più secchi sull’Europa orientale, già colpita da una lunga e intensa siccità, e sulla penisola Iberica. In media il resto dei Paesi, compresa l’Italia.

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Focus Mensile

Il VPD – Vapor Pressure Deficit è una misura di quanto è secca (alto VPD) o umida (basso VPD) l’aria. Il protrarsi nel tempo di alti valori di VPD o anomalie positive rispetto ai valori medi, soprattutto nei mesi più caldi, possono essere un indice di siccità e possono influire sull’evapotraspirazione e sulla richiesta idrica delle piante e quindi sulla produzione agricola, nonché sulla evaporazione dalle acque libere come laghi, bacini e fiumi. Le mappe di anomalia di Giugno mostrano una maggiore persistenza di anomalie positive sulle regioni meridionali ed insulari, anche se l’ultima pentade vede buona parte dell’Italia colorata di arancione, in particolare sul settore tirrenico.
Indici di esposizione alla siccità
  • Percentuale di territorio regionale affetto da siccità severo-estrema: a Giugno il deficit di pioggia ha interessato diverse regioni anche se in percentuale diversa, mentre sul breve-medio periodo Puglia e Calabria sono soggette al fenomeno. Rispetto ai 12 e 24 sono i territori meridionali che risentono di una siccità severo-estrema. Unica eccezione il 5% del Trentino-Alto Adige, evidente sui 12 mesi.
  • Percentuale di aree agricole interessate da siccità severo-estrema: Giugno è stato particolarmente secco su tutte le principali colture, con valori che superano il 12% per le colture irrigue e i terreni misti. I prati-pascoli, invece, rimangono la tipologia più colpita sul lunghissimo periodo.
  • Percentuale di popolazione esposta a siccità: la fetta di popolazione interessata da deficit di pioggia da moderati ad estremi supera il 25% rispetto al singolo mese di Giugno, mentre scende a circa 10% sui 24 mesi. Molto più ridotta sulle altre scale temporali.

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Indice SPI (Standardized Precipitation Index)

Indice Pluviometrico SPI

Indice scelto a livello internazionale, attraverso la “Dichiarazione di Lincoln”, per l’identificazione di siccità meteorologiche (SPI 3 mesi).

Basato sulla sola precipitazione cumulata mensile (McKee et al., 1993), quantifica un deficit o surplus di pioggia rispetto ai valori medi, a diverse scale temporali (usualmente 1, 3, 6, 12, 24 e 48 mesi), consentendo la determinazione delle diverse tipologie di siccità, dalla meteorologica, all’agricola all’idrologica.

Le serie di pioggia (almeno 30 anni) vengono adattate in una distribuzione gamma, successivamente trasformata in un distribuzione normale, con media zero e deviazione standard pari a 1.
Tale standardizzazione permette il confronto fra diverse aree geografiche e climatiche.
Le equazioni da cui deriva lo SPI sono di seguito rappresentate:

dove H(x) è la probabilità cumulativa della pioggia xc e d sono delle costanti.



La tabella seguente indica le classi di siccità o surplus in base ai valori dell’indice:


Riferimenti bibliografici

McKee T.B., Doesken N. J., Kliest J. (1993). The relationship of drought frequency and duration to time scales. In Proceedings of the 8th Conference of Applied Climatology, 17-22 January, Anaheim, CA. American Meterological Society, Boston, MA. 179-184.

Guttman, N. B. (1999). Accepting the Standandardized Precipitation Index: a calculation algorithm. J. Amer. Water Resour. Assoc., 35 (2), 311-322.

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A Giugno le piogge sono state inferiori alla media su diverse aree d’Italia, in particolare al centro, Sardegna, Puglia e Calabria. A livello trimestrale la siccità lieve-moderata si concentra sulle regioni meridionali, mentre il resto della penisola rimane in media o con surplus di pioggia in alcuni casi anche elevati. Dal lungo al lunghissimo periodo si assiste ad una intensificazione ed estensione delle aree affette da siccità sul meridione e isole maggiori e in aree sparse del centro Italia.

Anomalie di Temperatura della Superficie Terrestre

La Land Surface Temperature – LST o temperatura superficiale è una Variabile Climatica Essenziale derivata da osservazioni satellitari e descrive processi quali gli scambi di energia e acqua fra l’atmosfera le superfici, sia che si tratti di terreni nudi, parte sommitale delle chiome di un bosco o di una coltura, strade o tetti di edifici, specchi d’acqua o fiumi, superfici innevate, ecc. Le temperature superficiali di Giugno sono state superiori alla media praticamente ovunque, eccetto alcune zone della Sicilia. A Nord diverse aree alpine, in particolare in Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige, hanno fatto registrare anomalie di oltre +4°C, mentre in diverse zone di Sardegna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia ci sono state punte fra +3.5°C e +4°C.
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Indice ESI (Evaporative Stress Index)

Indice ESI - Evaporative Stress Index

L’indice ESI (Evaporative Stress Index) quantifica anomalie temporali standardizzate del rapporto fra evapotraspirazione reale e potenziale e fornisce indicazioni “proxy” circa la rapida evoluzione dell’umidità superficiale del suolo e delle condizioni di stress delle colture.

I valori dell’indice, calcolato con aggregazioni di brevi periodi (es. 4 settimane), forniscono indicazioni circa cambiamenti rapidi, mentre aggregazioni più lunghe, che integrano dati su periodi di tempo maggiori (es. 12 settimane), sono rappresentative di cambiamenti più lenti.



Riferimenti bibliografici

Anderson, M. C., J. M. Norman, J. R. Mecikalski, J. P. Otkin, and W. P. Kustas, 2007a: A climatological study of evapotranspiration and moisture stress across the continental U.S. based on thermal remote sensing: I. Model formulation. J. Geophys. Res., 112, D10117, doi:10110.11029/12006JD007506.


Anderson, M. C., J. M. Norman, J. R. Mecikalski, J. P. Otkin, and W. P. Kustas, 2007b: A climatological study of evapotranspiration and moisture stress across the continental U.S. based on thermal remote sensing: II. Surface moisture climatology. J. Geophys. Res., 112, D11112, doi:11110.11029/12006JD007507.

L’ESI indica qual è il tasso di evapotraspirazione rispetto alle condizioni normali, ed evidenzia tassi di utilizzo dell’acqua insolitamente alti o bassi. Sia nelle 4 settimane a cavallo di Maggio e Giugno che sui tre mesi fra fine Marzo e metà Giugno, diverse zone della penisola hanno registrato valori negativi, soprattutto fra Campania, Basilicata, Puglia e Calabria settentrionale per il sud e arco alpino e prealpino. Segnali negativi si riscontrano, anche se con intensità minore, su alcune aree centrali e delle isole maggiori occidentali.
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Indice VCI (Vegetation Condition Index)

VCI - Vegetation Condition Index






dove NDVIi, NDVImin, e NDVImax sono rispettivamente l’ultima immagine NDVI disponibile ed i valori minimo e massimo assoluti lungo la serie temporale, riferiti allo stesso periodo.

Nonostante l’NDVI sia calcolato per tutto l’anno, durante il periodo autunno-invernale le immagini satellitari sono più influenzate dalla maggiore copertura nuvolosa che contraddistingue questi mesi più freddi.

Il dataset degli indici di vegetazione (DOI: 10.5067/MODIS/MOD13Q1.006) utilizzato per il calcolo del VCI e dell’E-VCI proviene dall’elaborazione delle immagini dello strumento MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) del satellite Terra (EOS AM-1).


Riferimenti Bibliografici

Kogan, F. N. (1995). Application of vegetation index and brightness temperature for drought detection. Advances in Space Research. 15, 91-100.

Nella prima metà del mese la vegetazione forestale risulta essere in condizioni da favorevoli a normali su buona parte dell’Italia anche se in calo rispetto alla seconda metà di Maggio. Stress si notano in zone sparse della Sardegna, Toscana e nord della pianura Padana.
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