A Marzo le piogge sono state sotto la media su buona parte della regione, con valori anche inferiori a -40% sulle province di Massa e Lucca e fra nord-ovest senese e livornese meridionale. Anche il numero di giorni piovosi sui capoluoghi è risultato leggermente sotto la media.
Le temperature massime sono state leggermente inferiori alla media su diverse aree centro-meridionali e sull’Appennino aretino, mentre anomalie positive sono state registrate fra il pistoiese e la provincia di massa. Le minime, invece, sono state decisamente inferiori alla media ovunque, eccetto sul Pratomagno, dove l’inversione termica ha portato ad anomalie positive.
L’indice SPI prodotto con il nuovo dataset di pioggia mostra nel breve periodo ampie zone affette da siccità fra moderata ed estrema in tutto il settore nord-occidentale, regioni tirreniche dalla Toscana alla Calabria e sulle isole maggiori. Sul medio e lungo periodo il fenomeno più preoccupante è localizzato in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di ponente, bassa Padana, parte della Toscana e di Puglia e Calabria. Valori di pioggia sopra la media, invece, si concentrano in Sicilia e Appennino Appulo-Lucano.
N.B.: Da Marzo 2022 l’indice SPI viene calcolato a partire da dati di pioggia del dataset globale MSWEP-GloH2O.
N.B.: Per il periodo autunno-invernale le informazioni satellitari sono negativamente condizionate dalla copertura nuvolosa e gli indici TCI, VCI e VHI possono dare risultati meno attendibili.
L’indice TCI (Temperature Condition Index) dal 6 al 21 Marzo mostra condizioni di temperature più alte del normale su diverse aree settentrionali, dalla Val Padana alle Alpi. I successivi 16 giorni continuano a mostrare temperature più alte al nord e su Lazio, mentre condizioni più fresche sono riportate soprattutto sulle isole maggiori e in Calabria.
L’indice VCI (Vegetation Condition Index) relativo ai boschi italiani mostra una situazione ottimale quasi ovunque, con aree sparse di stress soprattutto nel periodo fra il 22 Marzo e il 6 Aprile, sull’Arco alpino orientale e centro-sud a partire dall’Abruzzo.
L’invaso di Bilancino, con 60,83 milioni di m3, che corrisponde all’87,98% della capacità totale, chiude Marzo praticamente in pari rispetto al valore registrato alla fine del mese precedente (60,36 milioni di m3) (dati Publiacqua S.p.A.).
Articoli della stampa locale e nazionale per il periodo considerato.
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Indice che considera l’accumulo o il deficit di acqua giornaliero ed è funzione della pioggia necessaria al rientro dei parametri alla normalità, ovvero il recupero dopo il deficit accumulato a partire dall’insorgere di un evento siccitoso.
Si basa sul concetto di “precipitazione effettiva”, ovvero la somma della pioggia giornaliera con una funzione di riduzione legata al tempo (Byun & Wilhite, 1999).
Permette una rapida e precisa misura del livello corrente della risorsa idrica a disposizione e soprattutto consente l’individuazione di siccità anche di breve periodo.
Come per lo SPI, la standardizzazione permette il confronto fra stazioni collocate in aree geografiche e climatiche diverse.
La “precipitazione effettiva”, che indica la riduzione giornaliera della risorsa idrica, viene calcolata con la seguente equazione:
dove Pm è la pioggia m giorni prima; i rappresenta il numero di giorni durante i quali le piogge sono sommate per calcolare l’intensità della siccità. Di solito i è pari a 365 giorni, in quanto un anno può essere rappresentativo delle risorse idriche disponibili o immagazzinate per un lungo periodo.
Una volta calcolata la pioggia effettiva EPi e la pioggia effettiva media climatologica (MEP), viene calcolata la deviazione della precipitazione effettiva (DEP) dalla media (MEP) che indica un deficit o surplus di acqua per un dato giorno e luogo:
DEP = EP – MEP
Infine viene effettuato il computo del valore standardizzato della DEP, ovvero l’EDI:
EDI = DEP / ST(DEP)
dove ST(DEP) e la deviazione standard di ciascun DEP giornaliero.
Utilizzando valori giornalieri nell’elaborazione dell’indice, è più facile che, nell’andamento generale, si evidenzino dei picchi in cui precipitazioni abbondanti facciano ritornare, più o meno temporaneamente, la situazione nella norma.
La tabella seguente indica le classi di siccità o surplus in base ai valori dell’indice:
Byun HR., Wilhite D. A. (1999). Objective Quantification of Drought Severity and Duration. Journal of Climate. 12, 2747-2756