Situazione siccità Febbraio 2022

piogge e temperature mensili Toscana

Dal punto di vista delle precipitazioni, in Toscana, Febbraio continua ad essere più secco su quasi tutto il territorio, con valori anche di solo il 30% della norma fra la zona grossetana meridionale, la provincia di Livorno e il volterrano.

Anche il numero di giorni piovosi dei capoluoghi è stato inferiore ai valori del periodo, con una media di circa -2 giorni (-4 a Livorno).

Dal punto di vista termico Febbraio ha fatto registrare temperature massime nettamente sopra la media ovunque, con le anomalie maggiori nella fascia appenninica e sulle colline centrali. Anomalie positive anche per quanto riguarda le minime, con punte fra +2 e +3 °C in Val d’Elsa e sul Pratomagno.

N.B.: I dati di temperatura e pioggia provengono da stazioni del Consorzio LaMMA, Aeronautica Militare e SIR Toscana.

Pioggia Capoluoghi Toscani
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Numero Giorni Piovosi Capoluoghi Toscani
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Anomalie temperatura massima
Anomalie temperatura minima

L’indice SPI preliminare calcolato sul breve periodo evidenzia un’intensificazione delle condizioni di siccità in buona parte del nord Italia ed in Sicilia, a seguito della forte contrazione di pioggia di Febbraio che si va a sommare a quella del mese precedente. Sul medio periodo Valle d’Aosta, Piemonte, Alpi fra Lombardia e Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e parte della Toscana sono le regioni colpite da siccità anche di intensità severa. Sul lungo periodo la situazione diventa sempre più critica dalla fascia pedemontana fino alle Marche e Lazio settentrionale. Anche lungo le zone adriatiche meridionali la siccità moderata si estende ulteriormente.

N.B.: Da Marzo 2022 l’indice SPI viene calcolato a partire da dati di pioggia del dataset globale MSWEP-GloH2O.

L’Indice giornaliero EDI (Effective Drought Index) sui 10 capoluoghi toscani mostra una situazione in linea con i valori medi eccetto che Arezzo, Livorno e Grosseto, interessati da dei periodi di siccità moderata.

Il grafico mostra l’andamento di EDI (indice giornaliero) delle principali città toscane da Gennaio 2017 all’ultimo mese disponibile.

Valori negativi indicano siccità con diverso grado di intensità, mentre valori positivi indicano situazioni di piovosità maggiore della norma.

Sono evidenti le siccità che hanno colpito la regione, in particolare nel 2017, nella prima metà del 2019 e nel 2021 (a Grosseto), così come il periodo umido nel 2018 e 2021.

Indici satellitari TCI e VCI

N.B.: Per il periodo autunno-invernale le informazioni satellitari sono negativamente condizionate dalla copertura nuvolosa e gli indici TCI, VCI e VHI possono dare risultati meno attendibili.

TCI (Temperature Condition Index)

L’indice TCI (Temperature Condition Index) dal 2 al 17 Febbraio mostra condizioni di temperature più alte del normale su tutta Italia, in particolare nella fascia che va dal Piemonte alle Marche. Nell’ultima parte del mese e nei primi giorni di Marzo le temperature rimangono particolarmente alte in Piemonte; migliore la situazione nelle regioni meridionali.

VCI (Vegetation Condition Index)

L’indice VCI (Vegetation Condition Index) relativo ai boschi italiani mostra una situazione ottimale quasi ovunque, con qualche zona sparsa di stress sulle Alpi orientali e Abruzzo.

Indice Complessivo VHI

L’indice complessivo VHI (Vegetation Health Index) evidenzia stress soprattutto nel Monferrato, zona padana, sud Sardegna, zone sparse in Sicilia, Puglia e Basilicata. Nella prima parte del mese sono state interessate anche zone costiera marchigiane, toscane e laziali.

invaso di bilancino

L’invaso di Bilancino, con 60,36 milioni di m3, che corrisponde all’87,3% della capacità totale, chiude Febbraio in leggero aumento rispetto al valore registrato alla fine del mese precedente (57,77 milioni di m3) (dati Publiacqua S.p.A.).

Indice Pluviometrico SPI

Indice scelto a livello internazionale, attraverso la “Dichiarazione di Lincoln”, per l’identificazione di siccità meteorologiche (SPI 3 mesi). Basato sulla sola precipitazione cumulata mensile (McKee et al., 1993), quantifica un deficit o surplus di pioggia rispetto ai valori medi, a diverse scale temporali (usualmente 1, 3, 6, 12, 24 e 48 mesi), consentendo la determinazione delle diverse tipologie di siccità, dalla meteorologica, all’agricola all’idrologica. Le serie di pioggia (almeno 30 anni) vengono adattate in una distribuzione gamma, successivamente trasformata in un distribuzione normale, con media zero e deviazione standard pari a 1. Tale standardizzazione permette il confronto fra diverse aree geografiche e climatiche. Le equazioni da cui deriva lo SPI sono di seguito rappresentate: dove H(x) è la probabilità cumulativa della pioggia xc e d sono delle costanti.
La tabella seguente indica le classi di siccità o surplus in base ai valori dell’indice:

Riferimenti bibliografici

McKee T.B., Doesken N. J., Kliest J. (1993). The relationship of drought frequency and duration to time scales. In Proceedings of the 8th Conference of Applied Climatology, 17-22 January, Anaheim, CA. American Meterological Society, Boston, MA. 179-184.

Guttman, N. B. (1999). Accepting the Standandardized Precipitation Index: a calculation algorithm. J. Amer. Water Resour. Assoc., 35 (2), 311-322.

Indice giornaliero EDI

Indice che considera l’accumulo o il deficit di acqua giornaliero ed è funzione della pioggia necessaria al rientro dei parametri alla normalità, ovvero il recupero dopo il deficit accumulato a partire dall’insorgere di un evento siccitoso.

Si basa sul concetto di “precipitazione effettiva”, ovvero la somma della pioggia giornaliera con una funzione di riduzione legata al tempo (Byun & Wilhite, 1999).
Permette una rapida e precisa misura del livello corrente della risorsa idrica a disposizione e soprattutto consente l’individuazione di siccità anche di breve periodo.
Come per lo SPI, la standardizzazione permette il confronto fra stazioni collocate in aree geografiche e climatiche diverse.

La “precipitazione effettiva”, che indica la riduzione giornaliera della risorsa idrica, viene calcolata con la seguente equazione:

dove Pm è la pioggia m giorni prima; i rappresenta il numero di giorni durante i quali le piogge sono sommate per calcolare l’intensità della siccità. Di solito i è pari a 365 giorni, in quanto un anno può essere rappresentativo delle risorse idriche disponibili o immagazzinate per un lungo periodo.

Una volta calcolata la pioggia effettiva EPi e la pioggia effettiva media climatologica (MEP), viene calcolata la deviazione della precipitazione effettiva (DEP) dalla media (MEP) che indica un deficit o surplus di acqua per un dato giorno e luogo:

DEP = EP – MEP

Infine viene effettuato il computo del valore standardizzato della DEP, ovvero l’EDI:

EDI = DEP / ST(DEP)

dove ST(DEP) e la deviazione standard di ciascun DEP giornaliero.

Utilizzando valori giornalieri nell’elaborazione dell’indice, è più facile che, nell’andamento generale, si evidenzino dei picchi in cui precipitazioni abbondanti facciano ritornare, più o meno temporaneamente, la situazione nella norma.
La tabella seguente indica le classi di siccità o surplus in base ai valori dell’indice:


Riferimenti bibliografici:

Byun HR., Wilhite D. A. (1999). Objective Quantification of Drought Severity and Duration. Journal of Climate. 12, 2747-2756