piogge e temperature mensili
Dal punto di vista delle precipitazioni Luglio è risultato più secco della media su quasi tutta la regione, eccetto che sull’Appennino fiorentino e lucchese. Il deficit è stato importante soprattutto nel senese e grossetano sud-orientale e coste livornesi meridionali.
Anche il numero di giorni piovosi dei capoluoghi è stato inferiore alla media rispetto ai valori tipici del periodo, eccetto che a Pistoia e Livorno.
Dal punto di vista termico Luglio ha fatto registrare anomalie positive nelle temperature massime in tutto il settore centro-meridionale e sull’Appennino più settentrionale. Le minime sono state inferiori alla media nelle valli interne appenniniche, sull’Amiata e colline intorno a San Gimignano. Anomalie positive, invece, si sono concentrate soprattutto nel senese e grossetano e sulle coste settentrionali.
Anomalie temperatura massima – Luglio 2020
Anomalie temperatura minima – Luglio 2020
N.B.: Per il periodo Autunno-Invernale le informazioni sono riferite ai soli indicatori pluviometrici, in quanto le immagini satellitari sono negativamente condizionate dalla copertura nuvolosa. I dati di temperatura e pioggia provengono da stazioni del Consorzio LaMMA, Aeronautica Militare e SIR Toscana.
INDICE PLUviomerico SPI
L’indice SPI (Standardized Precipitation Index) calcolato sul breve periodo indica la presenza di fenomeni siccitosi nella Toscana meridionale, Abruzzo e soprattutto in Sicilia. Sul medio periodo, invece, il fenomeno è si estende anche ad alcune aree alpine e meridione, con intensità maggiore fra Toscana ed Emilia-Romagna. Sul lungo periodo il fenomeno è concentrato sul versante adriatico.
N.B.: Le mappe di SPI si riferiscono a dati di pioggia preliminari disponibili nella prima settimana del mese successivo e vengono aggiornate con dati definitivi dopo 4 settimane o più, quindi possono essere soggette a variazioni di valori anche significative. Si consiglia di consultare anche il webGIS.
indice giornaliero EDI
L’indice giornaliero EDI (Effective Drought Index) sui 10 capoluoghi mostra surplus da moderati a severi a Livorno e Pisa. Sulle restanti città la situazione è nella norma, eccetto che a Grosseto, dove per quasi tutto il mese si individua una siccità moderata.
Il grafico mostra l’andamento dell’indice giornaliero EDI delle principali città toscane da Gennaio 2017 all’ultimo mese disponibile.
Valori negativi indicano siccità con diverso grado di intensità, mentre valori positivi indicano situazioni di piovosità maggiore della norma.
Sono evidenti le siccità che hanno colpito la regione in particolare nel 2017 e nella prima metà del 2019, così come il periodo umido nel 2018 e a cavallo fra 2019 e 2020 per metà delle città considerate.
Indici satellitari TCI e VCI
L’indice TCI (Temperature Condition Index) calcolato per il periodo a cavallo fra fine Giugno e la prima decade di Luglio evidenzia zone sparse da nord a sud con uno stress termico localmente anche intenso. Nei successivi 16 giorni, invece, le temperature risultano favorevoli. Aree localmente più calde del normale si concentrano in Sardegna, parte della Pianura Padana, coste toscane, laziali e campane settentrionali, Valle d’Aosta e Sicilia occidentale.
L’indice VCI (Vegetation Condition Index), calcolato per lo stesso periodo, mostra condizioni ottimali sulla maggior parte della vegetazione forestale. Zone sparse mostrano lieve stress nel settore alpino. Tale stress si estende sull’Appennino Tosco-emiliano e campano nella seconda e terza decade di Luglio.
N.B.: Per il VCI le zone boscate sono ricavate dalla mappa Global Land Cover del 2018, prodotta nell’ambito del framework Copernicus Climate Change Service (C3S).
Indice complessivo VHI
L’indice complessivo VHI (Vegetation Health Index) relativo al periodo dal 25 Giugno al 26 Luglio indica assenza di stress sulla maggior parte della penisola. Le zone in cui si evidenziano stress sono concentrate nel leccese e foggiano e Pianura Padana orientale.
invaso di bilancino
L’invaso di Bilancino, con 59,66 milioni di m3, chiude Luglio in calo rispetto al valore registrato alla fine del mese precedente (63,14 milioni di m3) e si attesta al 86,29% della sua capacità (dati Publiacqua S.p.A.).
Rassegna Stampa
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