piogge e temperature mensili

Dal punto di vista delle precipitazioni Maggio è risultato più secco nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto, pressoché nella norma nel Pisano e livornse e più umido nelle aree settentrionali, in particolare sulle Apuane.

Il numero di giorni piovosi dei capoluoghi, è stato inferiore alla media  (fra -44% e -10%) a Grosseto, Siena, Arezzo, Firenze e Pisa; in media a Livorno; sopra la media nelle restanti città (fra +25% e +71%).

Dal punto di vista termico Maggio ha fatto registrare anomalie negative sia nelle temperature minime che soprattutto nelle massime, in particolare sulle zone centro-settentrionali.

Pioggia capoluoghi - In media
+6.5%
Numero giorni piovosi capoluoghi - In media
+8%
Anomalie temperatura massima – Maggio 2021
Anomalie temperatura minima – Maggio 2021

N.B.: Per il periodo Autunno-Invernale le informazioni sono riferite ai soli indicatori pluviometrici, in quanto le immagini satellitari sono negativamente condizionate dalla copertura nuvolosa. I dati di temperatura e pioggia provengono da stazioni del Consorzio LaMMA, Aeronautica Militare e SIR Toscana.

INDICE PLUviomerico SPI

L’indice SPI (Standardized Precipitation Index) preliminare calcolato sul breve periodo indica un forte deficit su buona parte dell’Italia, con intensità maggiori nel centro della penisola. Sul medio periodo la situazione è nella norma con aree di surplus nel Lazio e Friuli. Anche sul lungo periodo buona parte del territorio è nella norma, con surplus nel settore nor-orientale e un deficit da moderato a severo in Piemonte.

N.B.: Le mappe di SPI si riferiscono a dati di pioggia preliminari disponibili nella prima settimana del mese successivo e vengono aggiornate con dati definitivi dopo 4 settimane o più, quindi possono essere soggette a variazioni di valori anche significative. Si consiglia di consultare anche il webGIS.

indice giornaliero EDI

L’indice giornaliero EDI (Effective Drought Index) sui 10 capoluoghi mostra una siccità moderata in buona parte del mese nella stazione di Grosseto. Valori nella norma, invece, per Arezzo, Firenze, Prato e Siena. Le altre città, ed in particolare Massa, hanno fatto registrare surplus più o meno prolungati e intensi.

Il grafico mostra l’andamento dell’indice giornaliero EDI delle principali città toscane da Gennaio 2017 all’ultimo mese disponibile.

Valori negativi indicano siccità con diverso grado di intensità, mentre valori positivi indicano situazioni di piovosità maggiore della norma.

Sono evidenti le siccità che hanno colpito la regione in particolare nel 2017 e nella prima metà del 2019, così come il periodo umido nel 2018 e 2021.

Indici satellitari TCI e VCI

L’indice TCI (Temperature Condition Index) calcolato a cavallo fra Aprile e Maggio evidenzia condizioni di stress soprattutto in Piemonte, Emilia e Lazio; nel periodo centrale di Maggio, invece, è il sud a risentire di temperature più alte del solito, in particolare in Puglia e sud Sicilia.

L’indice VCI (Vegetation Condition Index), calcolato per lo stesso periodo sui boschi italiani, mostra condizioni di stress particolarmente estese nel periodo a cavallo fra Aprile e Maggio. le zone più colpite sono l’arco alpino, l’Appennino centrale e parte di quello meridionale, fra Campania e Basilicata. Nel periodo successivo, dal 9 al 24 Maggio, la situazione migliora, con una riduzione dell’estensione delle aree con stress.

Indice complessivo VHI

L’indice complessivo VHI (Vegetation Health Index), per il periodo 23 Aprile – 8 Maggio mostra delle aree affette da siccità nella pianura fra Vercelli e Novara, lungo l’Appennino tosco-romagnolo e umbro e il sud della Sicilia. Durante la parte centrale di Maggio nel Vercellese e Sicilia meridionale stress persiste e si affianca con quello sviluppatosi in Puglia e Campania. Sull’Appennino centrale, invece, la situazione risulta rientrata nella norma.

invaso di bilancino

L’invaso di Bilancino, con 68 milioni di m3, chiude Maggio quasi in pareggio rispetto al valore registrato alla fine del mese precedente (69,14 milioni di m3), che è il massimo della sua capacità, e si attesta all’98,37% (dati Publiacqua S.p.A.).

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