Bollettino Giugno 2024

Secondo i dati Copernicus, a livello globale, questo è stato il Giugno più caldo registrato dal 1979 (+0.67°C rispetto al periodo di riferimento 1991-2020), e il 12 mese consecutivo con anomalie positive superiori a 1.5°C rispetto all’era preindustriale (1850-1900). Ma la cosa importante è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo le anomalie hanno una variabilità maggiore anche se comunque negli ultimi 15 anni circa i valori positivi sono preponderanti rispetto a quelli negativi, del tutto assenti da Ottobre 2022. Le piogge sono state superiori alla media su buona parte dell’Europa centro-ocidentale e settentrionale, con deficit concentrati sull’Italia, Grecia, Turchia e Paesi dell’est. Rispetto agli ultimi 12 mesi, la siccità interessa diversi Paesi europei, con un’estensione che varia da zona a zona. Grecia, diversi Paesi dell’est e Italia sono quelli con la percentuale maggiore (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 18 Luglio, mostrano valori più o meno ampiamente al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Negli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, invece, i valori di riempimento di fine Giugno inizio Luglio oscillavano fra il 57% e il 10% medio rispetto al volume utile di regolazione (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 8-14 Luglio in Sicilia è sempre ai valori minimi dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Agosto-Ottobre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, in particolare  su centro-sud Italia e Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo, con una probabilità che dal 70-100% del primo mese scende al 50-60% nel terzo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità maggiore sul settore centro-orientale. Per quanto riguarda le piogge, si prevedono, con una probabilità del 40-60% valori inferiori alla media sui Paesi mediterranei, in particolare su penisola Iberica, parte della Francia e Italia.
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