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Bulletin Archive (ITA)

Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Aprile più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, mentre a livello europeo risulta il sesto più caldo, con anomalie positive estese ovunque, eccetto che sulla penisola scandinava settentrionale, Bulgaria e Romania orientali e Turchia. Le piogge sono state superiori alla media su parte della regione finno-scandinava, penisola iberica, parte della Francia e dei Paesi Mediterranei, con il passaggio della tempesta Hans sulle regioni alpine occidentali fra Italia, Francia e Svizzera, che hanno causato frane, alluvioni e valanghe. Particolarmente secchi invece, i Paesi centro-settentrionali, la Gran Bretagna, l’Irlanda, e le zone centro-meridionali della penisola scandinava. Sul lungo periodo (12 mesi) la siccità severo-estrema interessa un’ampia fetta di territorio europeo orientale e la Gran Bretagna (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE) nei primi giorni di Maggio, confermano un andamento fortemente altalenante e che praticamente chiude la stagione in negativo con un -27% rispetto alla mediana 2011-2023. Gli Appennini, inoltre, rimangono le zone montuose con le criticità maggiori con il bacino del Tevere, ad esempio, a -98% (CIMA Foundation).
  • Invasi: I singoli invasi hanno comportamenti diversi a seconda delle zone. Tuttavia, in media, i volumi ad Aprile 2025 sono lievemente superiori al 30% rispetto al totale di regolazione in Sicilia, Basilicata e Capitanata, mentre in Sardegna il valore medio è intorno al 60% (vedi mappe dei principali invasi).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 14 Maggio 2025, i valori di riempimento sono tutti ben al di sopra della media, con il lago Maggiore che supera anche il volume massimo per concessione.
  • La produzione di energia idroelettrica in Sicilia nella settimana fra il 5 e l’11 Maggio si assesta al secondo valore più basso degli ultimi 10 anni, ma ben al di sopra del terribile 2024.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Giugno-Agosto 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine prevedono valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità del 60-100% quasi ovunque. Continuano ad essere superiori alla media anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo che dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica, con probabilità del 40-50% periodi più secchi sull’Europa settentrionale ed orientale, sul Mediterraneo centrale e Nord Africa. P.S.: Va comunque considerato che luglio è già di per se un mese secco.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Marzo più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, mentre a livello europeo risulta il più caldo. Solo sulla penisola iberica e parte della Francia le anomalie sono state inferiori alla media (vedi mappa). Le piogge sono state superiori alla media in Norvegia e su buona parte dell’Europa meridionale, soprattutto nella penisola iberica dove si sono registrati anche diversi eventi estremi, così come Italia, Bosnia-Erzegovina e Croazia. Particolarmente secchi invece, i Paesi centro-settentrionali, il Regno Unito, l’Irlanda, la Svezia e la Grecia meridionale. Sul lungo periodo (12 mesi) la siccità severo-estrema interessa buona parte dei Paesi europei, con percentuali variabili (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE) alla prima decade di Aprile, hanno un andamento negativo che in generale è di circa -34% rispetto alla mediana 2011-2023, anche se sono gli Appennini quelli che continuano ad avere il deficit maggiore, con il bacino del Tevere a -89% (CIMA Foundation).
  • Invasi: I singoli invasi hanno comportamenti diversi a seconda delle zone. Tuttavia, in media, i volumi a Marzo 2025 sono stati al di sotto del 60% rispetto al totale di regolazione. In particolare Puglia (Capitanata) e Sicilia si attestano rispettivamente al 33% e 31% medi, anche se per la Sicilia c’è un lieve incremento rispetto ai valori di Marzo 2024 (vedi grafico).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 14 Aprile 2025, presentano tutti valori di riempimento ben al di sopra della media.
  • La produzione di energia idroelettrica in Sicilia e Sardegna nella settimana fra il 31 Marzo e i 6 Aprile continua il recupero e presenta valori nettamente superiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Maggio-Luglio 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine continuano a fornire valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità del 70-100% soprattutto sull’area mediterranea. Stessa cosa vale per le temperature superficiali del Mar Mediterraneo che dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori per lo più in media, con probabilità del 40-50% di periodi più secchi sul finire del trimestre, soprattutto sull’Europa dell’est. P.S.: Va comunque considerato che luglio è già di per se un mese secco.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il terzo Febbraio più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, mentre a livello stagionale, questo è stato il secondo inverno più caldo dopo quello ’23-’24. A livello europeo, invece, questo mese presenta una lieve anomalia positiva di +0,4°C (vedi grafico), dovuta alle temperature sotto la media registrate sull’est Europa, che hanno compensato le temperature più alte del resto del continente. Le piogge sono state preminentemente sotto la media, eccetto in alcune aree quali Irlanda, Regno Unito meridionale, parte del sud della Francia, e centro Italia, dove a metà mese c’è anche stato un evento alluvionale nella parte meridionale della Toscana. Sul lungo periodo (12 mesi) la siccità severo-estrema interessa buona parte dei Paesi europei, con una percentuale che aumenta spostandosi verso est (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE) alla prima decade di Marzo, hanno un andamento negativo condiviso fra Alpi e Appennini. In generale persiste un deficit di circa -57% rispetto alla mediana 2011-2023, con il Bacino del Tevere che addirittura è a -95% (CIMA Foundation).
  • Gli invasi hanno un andamento diverso. La Puglia (Capitanata) è quella con la contrazione più alta rispetto al 2024, (Occhito presenta un riempimento fermo al 22%); Sardegna e Basilicata hanno un calo molto limitato, anche se in quanto a valori %, la Sardegna presenta una situazione migliore. Infine, la Sicilia presenta finalmente un incremento dei valori, anche se non omogeneo in tutti gli invasi (vedi grafico).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 6 Marzo 2025, presentano tutti valori di riempimento ben al di sopra della media.
  • La produzione di energia idroelettrica in Sicilia e Sardegna nella settimana fra il 24 Febbraio e il 2 Marzo è nettamente superiore rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Aprile-Giugno 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine continuano a fornire valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità che quasi ovunque va dal 70 al 100%. Stessa cosa vale per le temperature superficiali del Mar Mediterraneo che dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori per lo più in media, con possibili spot secchi a Giugno, più concentrati al sud.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il Gennaio più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. A livello europeo, questo mese si attesta al secondo posto, dopo Gennaio 2020 (vedi grafico). Le temperature superficiali del Mediterraneo si sono mantenute al di sopra della media, così come in buona parte dell’Atlantico centrale e nord-orientale. Le piogge sono state inferiori alla media su buona parte dell’Europa centro-occidentale, Gran Bretagna centro-meridionale, Scandinavia e Italia settentrionale e meridionale. Sul lungo periodo (12 mesi) la siccità severo-estrema interessa i Paesi centro-orientali con una percentuale che aumenta spostandosi verso est (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE), hanno un andamento diverso a seconda dell’area geografica, con una ripresa sulle Alpi, rispetto alla scorsa stagione, e ancora precipitazioni nevose scarse sugli Appennini. In generale, tuttavia, persiste un deficit di circa 58% rispetto alla mediana 2011-2023 (CIMA Foundation).
  • Gli invasi di Sardegna, Sicilia e Puglia (Capitanata) contengono da 3% al 15% di acqua in meno rispetto all’omologo periodo del 2023, mentre la Basilicata presenta un lieve incremento dell’1% (vedi grafico).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 10 Febbraio 2025, presentano tutti valori di riempimento ben al di sopra della media grazie soprattutto agli apporti pluviometrici fra fine Gennaio e inizio Febbraio.
  • La produzione di energia idroelettrica in Sicilia nella settimana fra il 27 Gennaio e il 2 Febbraio chiude in netta risalita rispetto allo scorso anno e anche ad altri anni quali il 2023, 2021 e 2018.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Marzo-Maggio 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità dal 60 al 100%. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori superiori alla media su parte della Scandinavia. Sul resto del continente i valori dovrebbero mantenersi in media o, con una probabilità fra 40% e 50%, al di sotto.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Dicembre più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, dopo quello del 2023. A livello annuale, invece, il 2024 è risultato il più caldo, rispetto allo stesso periodo di riferimento (1991-2020) sia a livello globale che europeo (vedi grafici). Le temperature superficiali del Mediterraneo si sono mantenute al di sopra della media, così come in buona parte dell’Atlantico centrale e nord-orientale. Le piogge sono state inferiori alla media su Europa occidentale, centrale, parte dei Paesi orientali, Irlanda e parte della Gran Bretagna, parte della Croazia. Più piovosa del normale soprattutto in Scozia, Norvegia e settore nord-orientale del Mediterraneo. Sul lungo periodo (12 mesi) la siccità severo-estrema interessare meno del 5% del territorio di buona parte dei Paesi europei, ma va oltre il 10% nelle zone più orientali (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE), Stanno avendo un andamento altalenante, ma comunque inferiore alla scorsa stagione 2023-2024 ed alla media, con un deficit che è al 63% (CIMA Foundation).
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna contengono meno acqua rispetto all’omologo periodo del 2023, in particolare quelli di Puglia, Basilicata e Sicilia (vedi grafico).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 15 Gennaio 2025, il Lago Maggiore e il Garda si mantengono intorno o al di sopra della media, Como ed Iseo sono al di sotto anche se con un trend in aumento.
  • La produzione di energia idroelettrica alla fine del 2024 chiude in risalita in Sicilia, anche se si mantiene fra i valori più bassi dal 2016, così come in Sardegna, mentre al nord è al 3° posto.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Febbraio-Aprile 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità dal 50 al 100%, con le probabilità inferiori su Grecia, Bulgaria e Turchia. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori in media nelle zone centrali e settentrionali dell’Europa, eccetto la Scandinavia e la Gran Bretagna settentrionale che potrebbero essere più piovose e le aree mediterranee, che invece potrebbero essere più secche, con una probabilità del 40-50%.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Novembre più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, dopo quello del 2023. Stesso ranking per l’autunno 2024, mentre, se si analizzano gli ultimi 12 mesi, le temperature sono state le più calde (vedi grafico). Sottolineiamo, però, che la cosa essenziale è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante. A livello europeo, le temperature sono state più alte della media su buna parte del continente, eccetto che per l’area orientale dalla Grecia alla Polonia, in Pianura Padana, Appennini settentrionali e parte della Puglia, dove ci sono state anomalie negative. Le temperature superficiali del Mediterraneo si sono mantenute al di sopra della media, in particolare nel settore centro-occidentale, così come in buona parte dell’Atlantico centrale e nord-orientale. Le piogge sono state inferiori alla media su gran parte dell’Europa e soprattutto sull’Italia. Fanno eccezione Grecia e parte dei Balcani, sud del Regno Unito, Paesi Bassi, nord della Germania e parte della Scandinavia. Sul lungo periodo (12 mesi) una siccità severo-estrema continua ad interessare i Paesi dell’Europa orientale e l’Italia (vedi mappa interattiva).
  • Gli apporti nevosi, in termini di Equivalente Idrico Nivale (SWE), sono agli inizi, ma i valori, all’11 Dicembre, risultano inferiori alla media ed anche alla stagione scorsa, anche se con un trend in aumento (CIMA Foundation).
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna contengono sempre meno acqua rispetto all’omologo periodo del 2023, in particolare quelli di Puglia, Basilicata e Sicilia (vedi grafico).
  • In merito ai grandi laghi del nord Italia, al 13 Dicembre, solo il Lago Maggiore e il Garda si mantengono al di sopra della media, mentre Como ed Iseo presentano un trend in diminuzione e valori inferiori alla norma.
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 2-8 Dicembre è ai minimi in Sicilia e al secondo valore più basso in Sardegna rispetto agli ultimi 9 anni.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Gennaio-Marzo 2025, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità dal 50 al 100%, con le probabilità maggiori sul settore mediterraneo, e coste atlantiche. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori superiori alla media su Scandinavia, Regno Unito settentrionale e Irlanda (probabilità 40-60%), mentre valori sotto la media sono attesi si penisola Iberica, Francia meridionale, gran parte dell’Italia e Balcani (probabilità 40-50%).
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Ottobre più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, dopo l’Ottobre 2023. Ancora una volta va sottolineato, però, che la cosa essenziale è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo le anomalie sono state positive (in particolare le aree centrali), mentre valori negativi hanno interessato una zona della penisola Iberica sud-occidentale e dei Carpazi settentrionali. Anche le temperature del Mediterraneo si sono mantenute al di sopra della media, eccetto che nella parte occidentale. Le piogge sono state superiori alla media sulle zone centrali ed occidentali. Episodi alluvionali si sono verificati in questo periodo, fra cui l’alluvione in Emilia Romagna a metà Ottobre e quello di Valencia del 29 Ottobre. Deficit di pioggia invece hanno interessato buona parte dell’est Europa, soprattutto nella porzione di sud-est. Sul lungo periodo (12 mesi) una siccità severo-estrema ha interessato diversi Paesi in proporzioni diverse, in particolare il settore orientale (vedi mappa interattiva).
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna continuano ad avere valori di riempimento fortemente ridotti rispetto all’omologo periodo del 2023, in particolare quelli di Sicilia, Basilicata e Puglia (vedi grafico), anche se la situazione non è omogenea, in quanto gli eventi precipitativi occorsi in maniera disomogenea hanno favorito il recupero di alcuni bacini, ma non di altri.
  • grandi laghi del nord Italia, al 13 Novembre, si mantengono in media o al di sopra, con il lago Maggiore che risulta praticamente al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 7-13 Ottobre al Nord è vicina ai valori massimi registrati dal 2016; non così la situazione al sud dove la Sardegna continua a far registrare il secondo valore più basso e la Sicilia è al minimo.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Dicembre-Febbraio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità dal 40 al 70%, con le probabilità maggiori sul settore mediterraneo, isole britanniche e Scandinavia. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori in media su buona parte dell’Europa, con possibili surplus in Scandinavia e valori sotto la media su parte della penisola iberica e Mediterraneo occidentale (probabilità del 40/50%).
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Settembre più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, dopo il Settembre 2023. La cosa essenziale, però, è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo le anomalie sono state positive (in particolare le aree orientali continentali), mentre valori negativi hanno interessato buona parte dell’Europa occidentale atlantica, Irlanda, Gran Bretagna e Alpi. Anche le temperature del Mediterraneo e dell’Atlantico si mantengono ben al di sopra della media. Le piogge sono state superiori alla media sulle zone sud-orientali, centrali, parte della penisola iberica e sud del Regno Unito. Nei giorni centrali del mese, inoltre, la tempesta Boris ha colpito duramente, provocando inondazioni, vaste aree dell’Europa centro-orientale, molte delle quali stavano già subendo gli effetti di una intensa e prolungata siccità, ad esempio Polonia e Romania (vedi mappa interattiva). Di contro, il Portogallo e la Spagna centro-meridionale, il sud d’Italia e la Gran Bretagna settentrionale hanno fatto registrare piogge inferiori alla norma.
  • grandi laghi del nord Italia, al 16 Ottobre, si mantengono sopra la media, con il lago Maggiore che, dopo una prima parte di Settembre in calo, si è attestato attorno alla media.
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna continuano ad avere valori di riempimento fortemente ridotti, in particolare quelli di Sicilia, Basilicata e Puglia (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 7-13 Ottobre al Nord è vicina ai valori massimi registrati dal 2016; non così la situazione al sud dove la Sardegna registra il secondo valore più basso e la Sicilia è al minimo.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Novembre-Gennaio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità dal 40 al 70%, con le probabilità maggiori sul settore mediterraneo. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%, in particolare nella zona centro-orientale. Per quanto riguarda le piogge, la previsione indica valori in media su buona parte dell’Europa, con possibili surplus in Scandinavia e valori sotto la media su parte della penisola iberica e Mediterraneo occidentale (probabilità del 40/50%).
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato l’Agosto più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, a pari merito con l’Agosto 2023 e il 13° mese sugli ultimi 14 con un’anomalia oltre 1.5°C rispetto al periodo pre-industriale. La cosa essenziale, però, è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo l’andamento delle anomalie è più variabile rispetto a quello globale, ma il trend è comunque concorde e a livello stagionale, quella del 2024 è l’estate europea più calda (+1.54°C). Le piogge sono state superiori alla media sulla Scandinavia, Danimarca e in zone sparse del continente. Il deficit estivo si è concentrato in particolare su Europa centro-mediterranea e dell’est. Rispetto agli ultimi 12 mesi, la siccità continua ad affliggere i Paesi mediterranei, soprattutto quelli centro-orientali, e dell’Europa dell’est (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 12 Settembre, mostrano valori inferiori rispetto ad Agosto, anche se la perturbazione di inizio Settembre ha fermato il trend in diminuzione. I livelli d’invaso rimangono sempre sopra la media.
  • Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna hanno valori di riempimento fortemente ridotti, in particolare quelli di Sicilia, Basilicata e Puglia (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 2-8 Settembre in Sicilia continua il suo percorso in discesa, con  valori minimi dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Ottobre-Dicembre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità del 50-60% sull’Europa centrale, e dal 60% al 100% Sulle zone Mediterranee, penisola Iberica, Scandinavia settentrionale e Isole britanniche settentrionali. Anche le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, la situazione è meno omogenea con una probabilità del 40-50% di valori sotto la media sulla porzione più occidentale del vecchio continente. Nel resto d’Europa i valori dovrebbero rimanere in media, salvo precipitazioni superiori sul settore adriatico e ionico, anche se con una probabilità del 40-50%.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale questo è stato il secondo Luglio più caldo registrato dal 1979, rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. Ma la cosa importante è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo l’anomalia è stata di +1.48°C (rispetto al ’91-’20), così come su buona parte dell’emisfero settentrionale e sull’Antartide orientale. Questo, insieme alla lunga serie di mesi con anomalie positive, ha creato vari impatti fra cui il diffondersi di numerosi incendi, come quelli in Canada (vedi foto satellitare). Le piogge sono state superiori alla media sulla Scandinavia, parte dell’Europa settentrionale e arco alpino, mentre il deficit si è concentrato sulla penisola iberica, Europa mediterranea e dell’est. Rispetto agli ultimi 12 mesi, la siccità continua ad affliggere i Paesi mediterranei, soprattutto quelli centro-orientali, e dell’Europa dell’est (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 12 Agosto, mostrano un trend in diminuzione, ma ancora al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Gli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, invece, hanno valori di riempimento fortemente ridotti, in particolare quelli di Sicilia e Puglia (vedi grafico). L’erogazione di acqua ad uso irriguo della diga di Occhito, in Capitanata, è stata bloccata dal 12 Agosto per garantire le forniture ad uso potabile.
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 5-11 Agosto in Sicilia è sempre ai valori minimi dal 2016, così come per la Sardegna.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Settembre-Novembre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, in particolare  su centro-sud Italia e Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo, con una probabilità che dal 70-100% del primo mese scende al 50-60% nel terzo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo dovrebbero restare al di sopra della media per tutto il trimestre con una probabilità del 70-100%. Per quanto riguarda le piogge, si prevedono, con una probabilità del 40-50% valori inferiori alla media sui Paesi mediterranei, in particolare su penisola Iberica, mentre il nord Europa potrebbe essere interessato da precipitazioni sopra la media.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale, questo è stato il Giugno più caldo registrato dal 1979 (+0.67°C rispetto al periodo di riferimento 1991-2020), e il 12 mese consecutivo con anomalie positive superiori a 1.5°C rispetto all’era preindustriale (1850-1900). Ma la cosa importante è inquadrare questi record in un contesto più ampio di incremento della temperatura costante (vedi grafico). A livello europeo le anomalie hanno una variabilità maggiore anche se comunque negli ultimi 15 anni circa i valori positivi sono preponderanti rispetto a quelli negativi, del tutto assenti da Ottobre 2022. Le piogge sono state superiori alla media su buona parte dell’Europa centro-ocidentale e settentrionale, con deficit concentrati sull’Italia, Grecia, Turchia e Paesi dell’est. Rispetto agli ultimi 12 mesi, la siccità interessa diversi Paesi europei, con un’estensione che varia da zona a zona. Grecia, diversi Paesi dell’est e Italia sono quelli con la percentuale maggiore (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 18 Luglio, mostrano valori più o meno ampiamente al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Negli invasi di Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna, invece, i valori di riempimento di fine Giugno inizio Luglio oscillavano fra il 57% e il 10% medio rispetto al volume utile di regolazione (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica nella settimana 8-14 Luglio in Sicilia è sempre ai valori minimi dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Agosto-Ottobre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, in particolare  su centro-sud Italia e Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo, con una probabilità che dal 70-100% del primo mese scende al 50-60% nel terzo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità maggiore sul settore centro-orientale. Per quanto riguarda le piogge, si prevedono, con una probabilità del 40-60% valori inferiori alla media sui Paesi mediterranei, in particolare su penisola Iberica, parte della Francia e Italia.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale, Maggio 2024 è stato il più caldo registrato, con un’anomalia di +1,52°C rispetto al periodo preindustriale 1850-1900. E’ risultato, inoltre, l’undicesimo mese consecutivo con un’anomalia pari o superiore a 1,5°C. A livello europeo buona parte dei Paesi ha fatto registrare anomalie positive, particolarmente alte nelle aree settentrionali. Le anomalie negative si sono concentrate lungo la fascia che va dalla penisola Iberica settentrionale alla Francia centro-meridionale e nord Italia, e sui Paesi più a Est, fino al lembo più orientale della Grecia. Le piogge sono state superiori alla media su buona parte dell’Europa, con deficit concentrati sulla penisola Iberica centro-meridionale, Scandinavia e Paesi dell’est. Rispetto agli ultimi 24 mesi, la siccità interessa piccole porzioni di territorio di diversi Paesi europei, ma l’estensione aumenta in Spagna, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia e Ucraina (vedi mappa).
  • Gli apporti di neve a metà Maggio, in termini di Equivalente Idrico Nivale, si sono attestati a valori superiori ai valori mediani del periodo 2011-2022, arrivando ad un surplus del 42%. Ma questo valore medio nazionale va ripartito fra le anomalie positive del settore alpino (in particolare delle quote al di sopra dei 2000m) e i forti deficit degli Appennini (CIMA Foundation).
  • grandi laghi del nord Italia, al 7 Giugno, mostrano quasi tutti valori al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque), eccetto Il lago di Como che è leggermente sotto media. Negli invasi di Puglia, Basilicata e Sicilia, invece, la situazione è ben diversa, con valori di riempimento fra il 40 e il 30% rispetto al volume utile di regolazione (vedi grafico).
  • La produzione di energia idroelettrica fra il 27 Maggio e il 2 Giugno in Sicilia continua a far registrare valori minimi dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Luglio-Settembre, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, in particolare con una probabilità del 70-100%  su Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo e dell’est europeo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, si prevedono, con una probabilità del 40-50% valori inferiori alla media su buona parte dell’Europa, in particolare su diverse zone della penisola Iberica, dove la probabilità aumenta al 50-60% .
Secondo i dati Copernicus, a livello globale, anche Aprile 2024 è stato il più caldo registrato, con un’anomalia di +1,58°C rispetto al periodo preindustriale 1850-1900 e di 0,67°C rispetto all’ultimo trentennio di riferimento 1991-2020. A livello europeo questo è stato il secondo Aprile più caldo, nonostante alcune zone abbiano fatto registrare temperature decisamente inferiori alla media, come in Scandinavia, o giorni con gelate, soprattutto sul finire del mese. Le piogge sono state superiori alla media sull’Europa occidentale, nord-orientale e nord-occidentale. Inferiori alla norma su diverse zone dell’Europa meridionale, Balcani occidentali, Romania e Bulgaria. Rispetto agli ultimi 24 mesi, la siccità interessa porzioni di territorio più o meno estesi di diversi Paesi europei, in particolare Spagna e settore orientale (vedi mappa).
  • grandi laghi del nord Italia, al 7 Maggio, mostrano tutti valori al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). In Sicilia, al contrario, ad Aprile il riempimento medio rispetto alla capacità totale degli invasi era intorno al 30%, con i valori più alti al 65% e i più bassi al 4% (dati Regione Sicilia).
  • La produzione di energia idroelettrica fra il 22 e il 29 Aprile nelle regioni settentrionali della penisola era in media rispetto ai valori registrati dal 2016, mentre in Sicilia, per lo stesso periodo, si è raggiunto il minimo, con valori equiparabili al periodo dell’anno di minore produzione.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Giugno-Agosto, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, in particolare con una probabilità del 70-100%  sul Mediterraneo centro-orientale e Spagna meridionale. Per quanto riguarda le piogge, i valori sono per lo più in media, eccetto l’Europa occidentale, in particolare la penisola Iberica, e Grecia e parte dei Balcani, dove c’è una probabilità del 40-50% di precipitazioni inferiori alla norma.
Secondo i dati Copernicus, a livello globale, anche Marzo 2024 è stato il più caldo registrato, con un’anomalia di +1,68°C rispetto al periodo preindustriale 1850-1900. L’anomalia da record si va a sommare a quelle degli ultimi 10 mesi. A livello europeo questo è stato il secondo Marzo più caldo, a soli 0.02 °C da quello del 2014. Le piogge sono state superiori alla media sull’Europa occidentale, dove ci sono stati anche episodi alluvionali in Spagna e Francia, e Italia. In media al centro, e inferiori sul settore Mediterraneo centro-orientale e nell’est Europa. Anche rispetto agli ultimi 6 mesi, la siccità interessa ancora territori più o meno estesi di Spagna, Italia, Grecia e Paesi orientali europei (vedi mappa).
  • Gli apporti di neve a Marzo, in termini di Equivalente Idrico Nivale, sono stati così abbondanti da appianare totalmente il deficit che si aveva fino al mese scorso, quantomeno per il settore alpino, in particolare quello centro-occidentale. Sull’Appennino, invece, le temperature particolarmente elevate hanno favorito la precoce fusione della neve, caduta comunque il quantità inferiori (CIMA Foundation).
  • grandi laghi del nord Italia, al 12 Aprile, mostrano tutti valori al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Le dighe pugliesi, nonostante un recupero, rimangono al di sottp del 60% di riempimento.
  • livelli del Po prima del picco dovuto alla perturbazione del secondo fine settimana di Febbraio presentavano comunque livelli superiori all’analogo periodo del 2023.
  • Le acque sotterranee a fine Marzo in Piemonte mostravano un innalzamento dei livelli, eccetto che per la zona dell’alessandrino, ancora con valori più bassi della media (ARPA Piemonte) . In Veneto i valori sono tutti risaliti anche abbondantemente sopra i livelli medi del periodo eccetto la zona del veronese dove, come già detto però, l’acquifero ha tempi di ricarica più lunghi (ARPA Veneto).
  • La produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola si mantiene in linea con gli anni migliori al 31 Marzo.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Maggio-Luglio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su buona parted’Europa, con una probabilità crescente man mano che si passa dai Paesi a nord (40-50%) al Mediterraneo (70-100%). Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo  continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100% soprattutto nel settore centro-orientale. Per quanto riguarda le piogge, il segnale non è omogeneo e il trimestre potrebbe risultare per lo più nella norma, con possibili fenomeni di deficit soprattutto sulle zone Mediterranee. Va però ricordato che si tratta comunque dei mesi in cui le piogge sono comunque più scarse.   sul comparto Mediterraneo, e con una probabilità del 40-50% di precipitazioni superiori alla media sull’Europa centro-orientale, con la possibilità di precipitazioni sotto la media sul settore del Mediterraneo occidentale.
A livello globale, anche questo secondo mese del 2024 è stato il più caldo registrato, con un’anomalia di +1,7°C rispetto al periodo preindustriale 1850-1900 e anche gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi rispetto allo stesso periodo di riferimento, con un’anomalia di 1,56°C, che ancora una volta è superiore alla soglia di 1.5°C. A livello europeo le anomalie di Febbraio sono state di oltre 3°C superiori alla media di riferimento 1991-2020 praticamente ovunque ed in particolare nella zona centro-orientale. Le piogge sono state superiori alla media su buona parte dell’Europa, compresa l’Italia. Se però si considera la pioggia caduta negli ultimi 24 mesi la percentuale di territorio affetto da siccità severo-estrema è ancora presente, con percentuali variabili (vedi mappa).
  • La neve caduta fino a metà Febbraio, in termini di Equivalente Idrico Nivale, era  ancora inferiore alla media 2011-2022 (-64%), ma fra fine mese e la prima settimana di Marzo le perturbazioni hanno portato abbondanti nevicate sull’arco alpino e anche su parte dell’Appennino, facendo recuperare parte del deficit fino a -29% (CIMA Foundation).
  • grandi laghi del nord Italia, all’8 Marzo, mostrano tutti valori al di sopra della media di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Al sud le precipitazioni a cavallo fra Febbraio e Marzo non sono ancora sufficienti a sanare il deficit accumulato nei mesi passati.
  • livelli del Po prima del picco dovuto alla perturbazione del secondo fine settimana di Febbraio presentavano comunque livelli superiori all’analogo periodo del 2023.
  • Le acque sotterranee a fine Febbraio mostravano ancora un deficit consistente nel veronese dovuto però ai tempi di ricarica più lunghi rispetto al resto della regione (ARPA Veneto). In Piemonte i valori sono ancora sotto media in diversi punti di misura, anche se in miglioramento (ARPA Piemonte).
  • La produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola è inferiore solo a quella del 2016, e nettamente migliore degli ultimi 2 anni.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Aprile-Giugno, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, con una probabilità crescente man mano che si passa dai Paesi nord-orientali (40-50%) al Mediterraneo (70-100%). Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico settentrionale continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il segnale non è omogeneo e il trimestre potrebbe risultare per lo più nella norma sul comparto Mediterraneo, e con una probabilità del 40-50% di precipitazioni superiori alla media sull’Europa centro-orientale, con la possibilità di precipitazioni sotto la media sul settore del Mediterraneo occidentale.
A livello globale, questo primo mese del 2024 è stato il Gennaio più caldo registrato, con un’anomalia di +1,66°C rispetto al periodo pre industriale 1850-1900 e anche gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi rispetto allo stesso periodo di riferimento, con un’anomalia di 1,52°C. A livello europeo le temperature di Gennaio sono state più alte della norma eccetto che per i Paesi più a nord come la Scandinavia che invece ha fatto registrare anomalie nettamente negative. Grazie alle temperature che continuano nei mesi a mantenersi sopra la media, anche la richiesta evaporativa dell’atmosfera risulta elevata, come dimostra la mappa delle anomalie dell’indice ESI, che ben delinea la situazione non solo italiana, ma anche di altre zone europee, fra cui spiccano il sudest della Spagna, i Pirenei e la Bulgaria. Le piogge sono state superiori alla media su buona parte dell’Europa, eccetto che nel sud del Regno Unito, Irlanda, buona parte della Scandinavia, Francia centro-meridionale, est del Balcani, sud e nord della Spagna, Alpi occidentali e alcune zone dell’Italia centro-meridionale. Se però si considera la pioggia caduta negli ultimi 24 mesi la percentuale di territorio affetto da siccità severo-estrema si estende (vedi mappa). La Sicilia è la regione che presenta la situazione più grave, tanto che il 9Febbraio è stato dichiarato lo “stato di calamità naturale da siccità severa per l’intero territorio regionale”.
  • La neve caduta fino a metà Gennaio, in termini di Equivalente Idrico Nivale, risulta il 40% circa inferiore alla media 2011-2022, anche se leggermente superiore allo scorso anno. Le Alpi orientali sono quelle che presentano il deficit minore, con -26% (CIMA Foundation).
  • I grandi laghi del nord Italia, al 14 Febbraio, mostrano tutti una netta impennata dovuta alle precipitazioni dei giorni precedenti e mantengono valori al di sopra dei valori medi di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque) eccetto il Lago d’Iseo che rimane comunque sotto media. Preoccupante è la situazione dei bacini del sud e soprattutto delle isole maggiori che risentono delle scarse precipitazioni autunno-invernali e delle anomalie termiche positive facendo registrare decrementi significativi rispetto allo scorso anno: -40% in Basilicata, -44% in Puglia, -50% in Sardegna (ANBI). Ma il fenomeno si sta spostando anche al centro.
  • I livelli del Po prima del picco dovuto alla perturbazione del secondo fine settimana di Febbraio presentavano comunque livelli superiori all’analogo periodo del 2023.
  • Come per i mesi precedenti, le acque sotterranee, a fine Gennaio mostravano una situazione pressochè invariata sia in Piemonte, dove in alcuni punti di misura segnano valori in discesa (ARPA Piemonte), che in Veneto dove nel veronese i valori sono ancora bassi (ARPA Veneto).
  • La produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola è ancora nettamente superiore rispetto agli omologhi periodi del 2022 e 2023.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Marzo-Maggio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su quasi tutta Europa (eccetto la zona scandinava a Marzo) con una probabilità crescente man mano che si passa dai Paesi settentrionali al Mediterraneo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico settentrionale continuano a dare un segnale di valori superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare per lo più nella norma sul comparto mediterraneo, e con una probabilità del 40-50% di precipitazioni superiori alla media sull’Europa orientale e Spagna occidentale in particolare a Marzo.
A livello globale il 2023 è risultato in assoluto l’anno più caldo rispetto all’epoca pre-industriale (1850-1900), con un’anomalia media di quasi +1,5°C, e due giorni che, a Novembre, per la prima volta hanno superato i 2°C. In Europa 11 mesi su 12 sono risultati più caldi della norma. In Italia, questo appena trascorso è stato il secondo anno più caldo dal 1800, con un’anomalia di +1,12°C rispetto al periodo 1991-2020, a soli 0,04°C dal più caldo 2022 (ISAC-CNR). Circa il 10% del territorio nazionale dei Paesi dell’Europa mediterranea occidentale è ancora interessato dalla siccità severo-estrema che si è accumulata negli ultimi 24 mesi, e valori anche superiori si registrano in Grecia e nei Paesi più a est.
  • I grandi laghi, al 2 Gennaio 2024, mostrano tutti valori al di sopra dei valori medi di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque).
  • Il Po, alla stazione di misura di Pontelagoscuro, mostra il picco legato alle precipitazioni di inizio Dicembre e chiude il mese con circa 40cm in più rispetto a fine 2022.
  • La situazione in Sardegna e Sicilia: a fine mese i livelli degli invasi sardi era al di sotto di quello del 2022 e, complessivamente, risultavano pieni per circa il 50% (Autorità di Bacino Sardegna); come conseguenza, nella seconda settimana di Gennaio il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha vietato l’uso irriguo dell’acqua. In Sicilia la siccità e le alte temperature hanno costretto diversi comuni al razionamento dell’acqua.
  • Per quanto riguarda le acque sotterranee, a fine Dicembre in Piemonte i livelli di soggiacenza si attestavano al di sotto dei valori medi mensili, con tendenza alla stazionarietà o in diminuzione (ARPA Piemonte). In Veneto i livelli risultano in calo, anche se entro la media quasi ovunque; persistono i valori sotto media nell’alta pianura veronese (ARPA Veneto).
  • I valori di produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola nell’ultima settimana del 2023 risultano essere i più alti dal 2016.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Febbraio-Aprile, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media sull’Europa centro-meridionale, con una probabilità crescente (40-70%) lungo l’asse latitudinale nord-sud. Anche le temperature superficiali del Mediterraneo risultano superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre risulta avere una tendenza dall’umido a livelli normali. In particolare Febbraio potrebbe risultare, con una probabilità del 40-50%, più piovoso della media su buona parte dell’Italia.
A livello globale, questo è risultato il Novembre più caldo (+0.85°C) rispetto alla media dell’ultimo trentennio 1991-2020 e ad oggi, più di 1/3 dei giorni del 2023 sono stati al di sopra di +1.5°C di anomalia rispetto al periodo preindustriale 1850-1900 (vedi figura), con picchi al di sopra di +2°C. L’Autunno (Settembre-Novembre) europeo, invece, si classifica al 2° posto a soli 0.03°C di distanza dal più caldo 2020 (+1.46°C). Il deficit di pioggia accumulato negli ultimi 24 mesi interessa ancora percentuali più o meno ampie di territori nazionali europei, così come l’anomalia di richiesta evapotraspirativa degli ultimi 3 mesi mostra condizioni di stress soprattutto sul bacino del Mediterraneo centro-occidentale e i Paesi che si affacciano sul Mar Nero. I grandi laghi, al 6 Dicembre, mostrano valori al di sopra dei valori medi di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). Da segnalare come la diga di Ridracoli (FC), che lo scorso anno a Novembre aveva un volume d’invaso inferiore ai 10 milioni di m3, ha chiuso lo stesso mese con valori pressochè doppi(https://www.ridracoli.it/). I livelli del Po presentano forti oscillazioni legate alle precipitazioni occorse soprattutto nella prima parte di Novembre. Per quanto riguarda le acque sotterranee, a fine Novembre la situazione risultava pressochè invariata rispetto a Ottobre in Piemonte, dove alcuni punti di misura segnano ancora valori inferiori alla media (ARPA Piemonte); in Veneto le piogge abbondanti a cavallo fra Ottobre e Novembre hanno dato una spinta alla ricarica che ha riportato i valori nella media del periodo, eccetto per alcune zone dell’alta pianura veronese dove comunque i valori sono al di sopra di quelli dello scorso anno (ARPA Veneto). La produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola è in netta crescita, con i valori che, nella prima settimana di Novembre superano quelli dell’anno con la maggiore produzione degli ultimi quattro.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Gennaio-Marzo, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa con una probabilità crescente passando dai Paesi scandinavi al Mediterraneo. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico settentrionale risultano superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare per lo più nella norma sul comparto mediterraneo, e con una probabilità del 40-60% di precipitazioni superiori alla media sull’Europa centro-orientale.
A livello globale, questo è stato l’Ottobre più caldo dal 1979 e il secondo mese in assoluto con l’anomalia maggiore (+0.85°C) dopo lo scorso Settembre (+0.93°C) (vedi grafici). A livello europeo, da inizio anno, le temperature si sono mantenute sempre sopra la media. Anche le temperature superficiali del mare continuano ad essere le più alte dagli anni ’70. Il trimestre Agosto-Ottobre, a livello europeo, si è mantenuto ancora secco nel settore orientale e sul Mediterraneo, in particolare in Italia centro-sud anche se l’elevata evaporazione dovuta ai valori termici elevati dell’aria e dei mari hanno incrementato l’umidità atmosferica, aumentando la probabilità di formazione di fenomeni precipitativi intensi, come quelli che hanno  determinato l’alluvione in Toscana nei primi giorni di Novembre. I grandi laghi chiudono anche questo mese nella norma o al di sopra dei valori medi di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque). I livelli del Po, in discesa per buona parte di Ottobre, sono tornati a crescere notevolmente nella terza decade del mese, fino ad arrivare a sfiorare il livello di attenzione il 6 Novembre, a seguito delle piogge dei giorni precedenti. Per quanto riguarda le acque sotterranee, a fine Ottobre la situazione risultava pressochè invariata rispetto a Settembre in Piemonte (ARPA Piemonte), mentre in Veneto c’è una generale lenta ricarica, anche se ancora inferiore ai valori soliti del periodo (ARPA Veneto). La produzione di energia idroelettrica nelle regioni settentrionali della penisola è in netta crescita, con i valori che, nella prima settimana di Novembre superano quelli dell’anno con la maggiore produzione degli ultimi 4.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Dicembre-Febbraio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, ma in particolare sul Mediterraneo, con una probabilità del 60-100%. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico settentrionale risultano superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare per lo più nella norma sul comparto mediterraneo centro-occidentale, e con una probabilità del 40-50% di precipitazioni superiori alla media sull’Europa centro-orientale.
Impatti nel resto del mondo
La siccità e le alte temperature di questi mesi hanno delle ripercussioni su diverse attività antropiche e sugli ecosistemi. Di seguito alcuni dei maggiori impatti segnalati a livello globale: (Clicca qui per vedere la mappa interattiva)
Anche Settembre è stato un mese da record a livello globale, risultando il più caldo, con +0.93°C rispetto alla media 1991-2020. A livello europeo è stato addirittura 2.51°C più caldo della norma. Anche le temperature superficiali del mare sono state eccezionali, designando questo settembre come il secondo più caldo di tutti i mesi dopo Agosto 2023. Per quanto riguarda le piogge, a livello europeo questo trimestre è stato particolarmente secco per l’Italia, la Svizzera, la Francia e la Grecia, ma anche per molti Paesi dell’est Europa. Nonostante ciò, il Mediterraneo occidentale e orientale è stato interessato da fenomeni estremi di particolare intensità, fra cui le alluvioni in Grecia e il ciclone in Libia che ha provocato migliaia di vittime a causa del cedimento della diga a monte della città di Derna. In Italia, grazie alle perturbazioni occorse negli ultimi giorni di Agosto e della terza decade di Settembre, i grandi laghi hanno chiuso il mese al di sopra dei valori medi di riempimento rispetto al massimo valore d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque), anche se sono poi tornati a scendere in queste prime settimane di Ottobre. I livelli del Po mostrano anch’essi dei picchi in corrispondenza dei periodi con le principali perturbazioni, ma si attestano su valori più alti rispetto all’omologo periodo del 2022. Per quanto riguarda le acque sotterranee, permangono valori sotto i minimi storici in alcune zone dell’alta pianura veronese (ARPA Veneto), così come nelle zone meridionali del Piemonte (ARPA Piemonte). La produzione di energia idroelettrica si mantiene a livelli nettamente superiori rispetto agli ultimi due anni.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Novembre-Gennaio, i dati d’insieme dei maggiori centri europei per le previsioni a medio termine indicano valori sopra la media su tutta Europa, ma in particolare sul Mediterraneo, con una probabilità dal 60-70% per Novembre al 40-50% per Gennaio. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo e dell’Atlantico settentrionale risultano superiori alla media per tutto il trimestre, con una probabilità dal 70 al 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare nella norma, con una maggiore probabilità di precipitazioni superiori alla media a Novembre e Gennaio in diverse zone dell’Europa, compresa l’Italia.
Impatti nel resto del mondo
La siccità e le alte temperature di questi mesi hanno delle ripercussioni su diverse attività antropiche e sugli ecosistemi. Di seguito alcuni dei maggiori impatti segnalati a livello globale: (Clicca qui per vedere la mappa interattiva)
Temperature sopra la media, ondate di calore e precipitazioni intense sono state le caratteristiche che hanno segnato anche questo Agosto in diverse parti del pianeta. A livello globale questo è stato l’Agosto più caldo dal 1940 e il 2° mese più caldo, dopo Luglio 2023. In Europa il trimestre estivo è stato il 5° più caldo, con +0.83°C. Lo zero termico sulle Alpi è arrivato oltre i 5000 m nella terza decade di agosto e nella prima settimana di settembre. I Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e parte di quelli orientali continuano ad essere affetti da un deficit di pioggia che risale almeno a 12 mesi fa. Nubifragi e grandinate hanno interessato non solo diverse regioni dell’Italia, ma anche la Turchia, la Slovenia, le isole Baleari, la Germania, la Norvegia, accompagnate spesso da esondazioni e frane. In Italia, grazie alle perturbazioni occorse negli ultimi giorni del mese, i grandi laghi hanno in pochissimi giorni recuperato e superato i livelli medi del periodo, in particolare il lago Maggiore e il lago di Como, che avevano raggiunto una percentuale di riempimento rispetto al massimo valori d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque) molto bassa. I livelli del Po nelle prime due decadi del mese sono stati in continua riduzione e al 20 Agosto era di poco sotto le condizioni di portata tipiche del periodo. Con le perturbazioni di fine mese ha avuto una rapida impennata, che però è andata riducendosi nei giorni successivi. Per quanto riguarda le acque sotterranee, in diverse zone venete e friulane permangono ancora situazioni di stress. La produzione di energia idroelettrica si mantiene a livelli nettamente superiori rispetto allo scorso anno.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Ottobre-Dicembre, il centro europeo per le previsioni a medio termine ECMWF indica valori sopra la media su tutta Europa, con una probabilità più elevata in particolare per Ottobre e Novembre. Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo risultano superiori alla media per tutto il trimestre. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare nella norma, con una maggiore probabilità di precipitazioni superiori alla media a Dicembre nel nord Italia e sulle zone adriatiche.
Impatti nel resto del mondo
La siccità e le alte temperature di questi mesi hanno delle ripercussioni su diverse attività antropiche e sugli ecosistemi. Di seguito alcuni dei maggiori impatti segnalati a livello globale: (Clicca qui per vedere la mappa interattiva)  
A livello globale, questo Luglio è stato il più caldo di sempre. Gli eventi estremi sono stati la caratteristica anche di questo mese appena trascorso. Intense ondate di calore hanno interessato l’emisfero settentrionale, causando danni all’ambiente (incendi hanno devastato diverse zone, dal Canada al Mediterraneo, in particolare Algeria, Grecia, Italia e Spagna) e alla salute umana. Per quanto riguarda le piogge mensili, l’Europa è stata divisa in due, con valori sopra la media nelle regioni settentrionali, Mar Nero e Ukraina, mentre condizioni più secche hanno interessato il Mediterraneo, in particolare le zone sud-orientali e l’Italia centro-meridionale. In riferimento ai cumulati di medio e lungo termine, invece, gli ultimi 3 mesi sono stati caratterizzati da un deficit che ha interessato la porzione centro-orientale e settentrionale del continente, mentre se si va indietro fino a 24 mesi, sono ancora i Paesi centro-occidentali e orientali ad avere porzioni di territorio affette da siccità severo-estrema (vedi mappa interattiva). Anche la temperatura superficiale del mare (SST-Sea Surface Temperature) ha visto anomalie importanti sul Mediterraneo, con valori anche di 4-5 °C sopra la media sul settore occidentale, e diverse “marine heatwaves” (ondate di calore marino), come si evince dai dati del Copernicus Marine Service Information. In Italia, le riserve idriche superficiali presentano valori diversificati a seconda della zona. Al Nord i maggiori problemi sono concentrati sul lago Maggiore e lago di Como, meglio quelli orientali come Garda e Iseo. Al Centro-sud la situazione è generalmente migliore, salvo casi come quello del Trasimeno. Gli invasi del sud risultano in calo per via dell’utilizzo irriguo, ma mantengono comunque livelli buoni. Ai primi di Agosto il Po, risultava con portata inferiore alla media nel tratto piemontese e dimezzata a Piacenza (Fonte ANBI), mentre alla sezione di Pontelagoscuro (FE) l’altezza si aggira attorno ai -6m, circa 1m in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dal punto di vista delle produzione idroelettrica, il Nord presenta valori nettamente superiori al 2022.
Previsioni per i prossimi mesi
Per quanto riguarda le temperature dell’aria del trimestre Settembre-Novembre, il centro europeo per le previsioni a medio termine ECMWF indica valori sopra la media praticamente su tutta Europa. Stessa cosa vale anche per le temperature superficiali del Mar Mediterraneo. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre potrebbe risultare, con una probabilità fra il 40 e il 70%, più piovoso del normale soprattutto sui Paesi mediterranei, in particolare Italia centro-sud, Balcani e Grecia.
A fine Giugno la siccità di lungo periodo (24 mesi) a livello europeo, continua a non mollare la presa soprattutto sulle aree occidentali mediterranee e ad est, mentre la Scandinavia, ed in particolare la Svezia, è alle prese con un forte deficit di pioggia negli ultimi 3 mesi, Aprile-Giugno, che sta colpendo oltre la metà del territorio.   In Italia le piogge degli ultimi due mesi hanno riportato i valori di pioggia nella norma rispetto ai cumulati di breve e medio termine (3-6 mesi), ma ci sono ancora zone in cui il deficit di lungo periodo persiste.   Le temperature del mare del 2023 risultano essere state quasi sempre sopra la media (così come gli ultimi 3 anni), ma a partire dalla seconda decade di Luglio stanno avendo un’impennata particolarmente forte, con anomalie che hanno raggiunto anche oltre i 4°C in alcune zone. Questo riscaldamento ha un forte impatto sull’aumento del contenuto di vapor acqueo dell’atmosfera che a sua volta può favorire l’innescarsi di fenomeni precipitativi anche molto intensi.   La riserva idrica nei grandi laghi e bacini del nord fra metà Maggio e metà Giugno è tornata ai valori medi (se non superiori per il Maggiore e l’Iseo), salvo ridiscendere nuovamente nella seconda metà di Giugno anche per l’aumento di richiesta di utilizzo della risorsa a fini irrigui. Fa eccezione il lago di Garda che per ora si mantiene intorno a valori normali, con una percentuale di riempimento rispetto al massimo valori d’invaso disponibile (volume è compreso tra il limite minimo e il limite massimo dell’attività di regolazione delle acque) intorno al 70%.   Anche il Po segue un andamento simile. Dopo il picco fra Maggio e i primi giorni di Giugno, i livelli sono tornati a scendere. Tuttavia il livello di criticità risulta in generale  “basso con precipitazioni”, anche se con alcune criticità nell’Alessandrino e Cuneese, Emilia Occidentale e nel Delta (fonte: Osservatorio permanete sugli utilizzi idrici del Distretto idrografico del Po), dove la risalita del mare nell’interno risulta essere di 20km.   La produzione del settore idroelettrico nel Nord Italia continua a mantenere valori nettamente superiori allo scorso anno e molto simili, nella settimana 10-17 Luglio, a quello del 2021 (Fonte: ENTSO-E).   Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre Agosto-Ottobre, i centri meteorologici europei sono pressoché concordi nell’indicare valori sopra la media su tutta Europa e in Italia.   Per quanto riguarda le piogge, il trimestre dovrebbe essere più piovoso della media in particolare nel settore Mediterraneo centro-occidentale. Anche l’Italia nel complesso risulta quindi interessata al fenomeno.   Anche le temperature del mare Mediterraneo e Atlantico (in particolare il settore centro-settentrionale) risultano superiori alla media, soprattutto ad Agosto e Settembre.  
A fine Maggio la siccità di lungo periodo, a livello europeo, continua a non mollare la presa soprattutto sulle aree occidentali mediterranee e ad est.   In diverse zone dell’Europa sud-occidentale, infatti, persiste una siccità che si può far risalire a quasi due anni, nonostante le piogge di Maggio (in alcuni casi anche alluvionali) abbiano ridotto i deficit accumulati sul breve e medio periodo. In Spagna, ad esempio, Maggio si è chiuso con cumulati di pioggia nella media se non superiori in alcune aree, ma la riserva idrica media ha continuato ad essere inferiore al 50% (vedi immagine).   Anche in Italia le piogge, anche sopra la media, sono state benefiche (lì dove non sono state ovviamente “distruttive”, come nel caso degli alluvioni dell’Emilia Romagna).   Questo ha sicuramente incrementato la riserva idrica nei grandi laghi e bacini del nord, portando i valori quasi al valore massimo di invaso nel Lago Maggiore e d’Iseo e le altezze idrometriche finalmente sopra i valori medi del periodo, eccetto il Garda, che però si sta lentamente “mettendo in pari”.   Anche i livelli del Po, dopo mesi di stagnazione ben al di sotto dei valori medi, sono risaliti lungo l’intera asta, in particolare nella seconda metà del mese (con oscillazioni anche elevate dovute agli eventi di pioggia più intensi).   In Piemonte anche i livelli delle falde stanno aumentando, anche se i livelli di soggiacenza delle acque sotterranee (la distanza tra il piano campagna e il livello dell’acqua di falda) permangono ampi (Fonte: ARPA Piemonte).   Le precipitazioni di Maggio sono state anche a carattere nevoso e hanno ridotto il deficit da -64% di Marzo a -49% dei primi giorni di Giugno rispetto al periodo di riferimento 2011-2021 (Fonte: CIMA Foundation). Neve che però non è stata omogenea e si è concentrata specialmente sul settore occidentale delle Alpi.   Infine, anche il settore idroelettrico nel Nord Italia continua a mantenere valori di produzione superiori allo scorso anno, il peggiore dal 2016 (Fonte: ENTSO-E).   Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre Luglio-Settembre, i centri meteorologici europei sono pressoché concordi nell’indicare valori sopra la media su tutta Europa. In Italia, queste anomalie potrebbero essere più sentite sul settore settentrionale ed in particolare ad Agosto (con una probabilità fra il 50% e il 60%).   Per quanto riguarda le piogge, il trimestre dovrebbe essere più piovoso della media in particolare nel settore Mediterraneo e dell’Europa occidentale. In Italia, tali precipitazioni dovrebbero interessare in particolare Luglio ed Agosto, mentre a Settembre dovrebbero essere nella norma.   E’ da tener presente, però, che i mesi estivi sono caratterizzati di per sè da scarse precipitazioni.  
La situazione europea a fine Aprile mostra ancora una buona fetta dei territori orientali affetti da deficit di pioggia di lungo periodo, ma emerge in maniera evidente un ancora più forte problema nelle regioni occidentali, in particolare in Spagna, dove il 38% circa del territorio è colpito da una lunga siccità dovuta non solo alle scarsissime precipitazioni, ma anche a temperature record. Nelle zone centro-meridionali della penisola Iberica, ad esempio, nell’ultima settimana di Aprile si sono registrati valori fino a quasi 39°C, record assoluto in tutta Europa per il mese di Aprile. E anche la Francia sta risentendo della prolungate condizioni di siccità: il servizio geologico nazionale francese ha indicato che ad Aprile il 75% delle risorse idriche sotterranee aveva dei livelli da moderatamente a molto bassi. In Italia, i livelli dei grandi laghi del Nord erano preoccupanti fino al 20 Aprile, quando hanno cominciato una lenta risalita che, al 10 Maggio, ha portato il Maggiore, il Como e l’Iseo a valori sopra la media, mentre rimane ancora basso il livello di riempimento del Garda, fermo al 48,6% del riempimento. Dopo le piogge di fine mese, e soprattutto l’evento di inizio Maggio, il Po ha visto un picco di portata lungo tutta la sua asta, da ovest a est, che si è quasi esaurita nel giro di qualche giorno anche se non ai livelli di fine Aprile, comunque a valori inferiori al periodo. La produzione di energia idroelettrica an Nord Italia è in risalita rispetto allo scorso anno ed anche al 2021, secondo anno peggiore dal 2016. Le piogge dei primi giorni di Maggio, lì dove non sono state estreme, e quelle previste fino almeno a metà del mese, dovrebbero apportare benefici in primis all’agricoltura, aumentando l’umidità del suolo e rimpinguando le riserve idriche superficiali.   Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre estivo Giugno-Agosto, i centri meteorologici europei sono pressochè concordi nell’indicare valori sopra la media su tutta Europa, in particolare nel settore centro-occidentale e Mediterraneo, con una probabilità che sale fra il 60% e il 100%. Per quanto riguarda le piogge, il trimestre dovrebbe essere più piovoso della media in particolare nel settore Mediterraneo e dell’Europa occidentale. Si deve tener conto, però, che si tratta comunque della stagione estiva che è caratterizzata di per sè da scarse precipitazioni.
A fine Marzo i Paesi dell’Europa sud-occidentale e dell’est continuano ad essere i più colpiti dalla siccità che ormai dura da quasi 2 anni. Una siccità che, secondo le definizioni internazionali legate a durata e tipologia degli impatti, può essere indicata come idrologica e socio-economica. In Italia i grandi laghi nella prima decade di Aprile sono fermi fra il 23% del Lago di Como al 44% circa dei laghi Maggiore e Idro, con il Garda che continua ad essere quello con i valori più prossimi ai minimi storici del periodo. La portata del Po è inferiore alla media praticamente lungo tutta l’asta con livelli da severo a estremi (vedi grafico dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Po) ed a Pontelagoscuro si sono superati i valori sotto i quali il fiume ha difficoltà a respingere l’ingresso del mare. Anche molti degli affluenti del Po ed il Piave chiudono il mese con valori di portata negativi rispetto alle medie. Per quanto riguarda la neve, al 23 Marzo i valori dell’indice di equivalente idrico nivale relativi al bacino del Po erano appena superiori a quelli della scorsa stagione 2021-2022 (dati CIMA Foundation), ma comunque ben al di sotto del 50% della media. In Piemonte, la regione più colpita da questa siccità, i livelli delle falde superficiali monitorate da ARPA sono in una situazione di criticità quasi tutte da almeno un anno. Infine, i valori di energia idroelettrica stoccata dalle centrali del nord continuano ad essere fra i più bassi dal 2016, anche se nelle settimane di Marzo si è avuta una leggera flessione verso l’alto rispetto ai corrispondenti valori del 2022 (dati ENTSO-E).   Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre Maggio-Luglio, quasi tutti i centri meteorologici europei sono concordi nell’indicare, con una probabilità fra il 50 e il 60%, valori sopra la media su tutta Europa. Al Nord Italia tale percentuale sale fino al 70%. Per quanto riguarda le piogge, il segnale indica valori che dovrebbero essere nella norma, considerando, però, che l’ultimo mese per avere precipitazioni quantitativamente “utili” è Maggio.  
A Febbraio le condizioni di siccità sono ancora intense su diversi Paesi europei. Oltre al deficit di pioggia, le anomalie di umidità del suolo a fine mese (mappa e grafici: IRPI-CNR) interessavano non solo la Pianura Padana e diverse regioni del sud Italia, ma anche vaste aree di Spagna, Francia e persino sud Gran Bretagna, con valori ben al di sotto di quelli dello scorso anno. Lo scarso manto nevoso accumulato in questo inverno 2022-2023 sulle Alpi, sommato all’altrettanto scarsa stagione 2021-2022, influisce sia sui livelli del Po, rimasti al di sotto del 2022 e in diversi punti anche rispetto al minimo storico (dati ANBI), che sulle portate del Reno uno dei maggiori fiumi nord-europei, che nasce dalle Alpi svizzere ed arriva nei Paesi Bassi. Anche il bacino del Rodano, che attinge acqua dalle Alpi occidentali, presentava una superficie di innevamento ridottissima.
Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre Aprile-Giugno, diversi centri meteorologici europei indicano, con una probabilità fra il 40 e il 60%, valori sopra la media, non solo sull’Italia, ma anche su altre zone europee. Il che non vuol dire che durante l’intero periodo si potrebbero avere anomalie positive. Per quanto riguarda le piogge in Italia, alcuni centri europei indicano valori nella norma, mentre altri centri mostrano un segnale positivo soprattutto nel centro-nord con una probabilità del 40-50%.
Il 2023 si apre sulla scia di oltre un anno di siccità e temperature record non solo in Italia, ma su diversi Paesi europei. A fine Gennaio la percentuale di territorio europeo interessato da deficit di pioggia severo-estremo è ancora presente, soprattutto ad est, così come lo stress dovuto all’evapotraspirazione che in Italia è ancora una volta particolarmente forte al nord-ovest e nella parte adriatica della Pianura Padana.

A causa delle scarse piogge e delle temperature sopra la media i grandi laghi e i maggiori fiumi del nord, compreso il Po che continua ad essere sotto i livelli dello stesso periodo dello scorso anno, sono ancora in sofferenza. La neve, caduta a fine mese dopo diverse settimane, non è sufficiente per raggiungere i valori medi del decennio 2011-2021 soprattutto sulle Alpi, mentre nelle regioni centrali il quantitativo è stato decisamente più importante dopo una quasi totale assenza a Dicembre (fonte: CIMA Foundation). Una scorta di neve fondamentale per rifornire di acqua fiumi e laghi nelle stagioni più caldi, ma che non è ancora sufficiente a colmare il deficit creato nella stagione precedente.

Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre Marzo-Maggio, la maggior parte dei centri meteorologici europei è concorde nell’indicare, con una probabilità fra il 40 e il 60%, valori sopra la media, non solo sull’Italia, ma anche su altre zone europee. Il che non deve comunque far pensare che durante questo periodo non ci possano essere ingressi di aria più fredda, ma che il trimestre potrebbe essere più caldo. Per quanto riguarda le piogge, invece, il segnale non è univoco, anche se nel complesso i valori dovrebbero essere nella norma.

 
Il 2022 appena concluso si è rivelato a tutti gli effetti un anno di estremi climatici. E’ stato infatti fra gli anni più caldi, se non il più caldo, per i Paesi centro-occidentali d’Europa e del Mediterraneo centrale, dove 9 mesi su 12 hanno fatto registrare anomalie positive e l’estate è stata la più calda. Anche dal punto di vista delle piogge una buona percentuale del territorio europeo è ancora affetto da siccità severo-estrema di lungo periodo (vedi mappa). In Italia, secondo i dati ISAC-CNR, il 2022 è stato il più siccitoso dal 1800 con un deficit, a chiusura del periodo, pari al 30%. Deficit che sale al 40% per il Nord, che ha visto 11 mesi su 12 di piogge sotto la media e solo Dicembre in media. Anche la stagione nevosa si mantiene al di sotto della media, ma soprattutto risulta inferiore alla stagione precedente. Le zone più interessate sono quelle appenniniche, dove il manto nevoso è limitato alle cime più alte. Bisogna quindi sperare in nevicate copiose e temperature in linea o inferiori ai valori medi nei restanti mesi invernali per poter allontanare lo spettro della siccità anche in questo 2023. Previsioni per i prossimi mesi: Per quanto riguarda le temperature del trimestre gennaio-marzo, la maggior parte dei centri meteorologici europei è concorde nell’indicare, con una probabilità fra il 40 e il 60%, dei valori sopra la media, non solo sull’Italia, ma anche su altre zone europee. Il che non deve far pensare che durante questo periodo non ci possano essere ingressi di aria fredda, ma che comunque il trimestre potrebbe essere più caldo. Per quanto riguarda le piogge, invece, il segnale non è univoco, anche se nel complesso i valori dovrebbero essere nella norma e una maggiore probabilità di pioggia si potrebbe avere fra Marzo e Aprile.
Le piogge, ancora troppo scarse e non distribuite, non hanno risollevato il deficit di pioggia che continua ad interessare delle fette importanti di diversi Paesi europei, dalla Spagna alla Bulgaria. In Italia il nord-ovest è la zona che soffre maggiormente. I grandi Laghi si sono attestati a valori inferiori al periodo, così come il Po e buona parte degli altri fiumi del centro-nord. E anche le falde sotterranee risentono della siccità prolungata. Di fatto è il meridione a beneficiare delle piogge di Novembre che sono andate ad aumentare ulteriormente i livelli degli invasi maggiori.
A livello europeo i dati relativi al deficit di pioggia di lungo periodo confermano ancora una situazione critica diffusa su molti Paesi, con una estensione più o meno importante. Per quanto riguarda l’Italia, anche Ottobre è stato un mese da record. Le temperature medie sono state le seconde più alte dal 1800, con un’anomalia nazionale di poco più di +2°C, mentre al nord l’anomalia positiva di oltre 3°C è stata la più alta. Le precipitazioni sono state nettamente sotto la media, con circa -45% a livello nazionale, e la siccità severo-estrema relativa al solo mese di Ottobre ha interessato la zona padana meridionale e buona parte del centro-Italia. Nonostante le piogge di settembre, inoltre, diverse aree del Nord rimangono in condizioni di deficit grave di lungo periodo, così come parte della Calabria. Il livello del Po rimane al di sotto della media e anche i grandi laghi sono abbondantemente al di sotto del 50% della loro capacità di invaso, eccetto il lago di Como che si attesta al 54%.  
A Settembre diverse perturbazioni hanno interessato parte dell’Europa, riducendo il deficit accumulato nei mesi. E le tanto agognate piogge si sono affacciate anche sul territorio italiano, anche se non in maniera omogenea e soprattutto “lasciando ancora all’asciutto” le zone più in sofferenza come il nord-ovest. E come era facile prevedere, oltre a non essere ancora risolutive del forte deficit idrico, tali precipitazioni si sono rivelate in alcuni casi molto intense e ancora più dannose, grazie anche ad un suolo secco e compatto ed una maggiore energia accumulata dal sistema climatico in questi mesi bollenti. Sta di fatto che a chiusura del mese, una siccità severo-estrema di lungo periodo risulta ancora presente su buona parte delle regioni settentrionali.
Agosto spesso è un mese caratterizzato da instabilità e temporali, ma quest’anno gli eventi sono stati decisamente più intensi del normale, grazie anche ad una temperatura superiore alla media che viene segnalata da diversi mesi, non solo sulla terraferma, ma anche sul mare, con valori che hanno superato abbondantemente i 30°C. I fenomeni temporaleschi che da Nord a Sud si sono abbattuti sull’Italia, non solo sono stati concentrati dal punto di vista spaziale e temporale, ma sono stati spesso accompagnati da venti forti e grandine. L’acqua caduta, quindi, pur avendo temporaneamente innalzato i livelli di alcuni fiumi e laghi, e ridotto il deficit sul brevissimo periodo, non è comunque sufficiente a sanare il quantitativo di pioggia mancante ormai da molti mesi. Inotre, le temperature che continuano ad essere sopra la media favoriscono l’evapotraspirazione. Anche il resto d’Europa continua ad essere sotto la morsa della siccità. Secondo uno studio dell’European Joint Research Center (JRC-EU) di Ispra infatti, questo risulta essere, per ora, l’anno peggiore degli ultimi 500 anni dal punto di vista di temperature e siccità, con quasi metà dei Paesi in “stato di allarme” (livello 2 di criticità su una scala di 3 categorie).
Il mese di Luglio è stato caratterizzato da diversi giorni consecutivi con temperature sopra la media sia di giorno che di notte, superando in diverse zone anche i 40°C. Le piogge sono state scarse o assenti, tranne che negli ultimi giorni in cui diversi temporali si sono abbattuti da nord a sud della penisola, spesso accompagnati da venti forti e grandinate. Queste forti andate di calore hanno inoltre interessato diversi altri Paesi europei, molti dei quali sono sottoposti, come l’Italia, a siccità prolungata (vedi mappa interattiva). Fra gli impatti più gravi certamente c’è l’intrusione marina nel Po che, al 25 Giugno, aveva superato i 36km a causa della scarsissima portata del fiume. A causa di tale risalita tutte le derivazioni corrispondenti sono state chiuse per evitare che l’acqua salata potesse essere distribuita nei canali irrigui che, per l’assenza di ricambio, sono diventati stagnanti ed hanno favorito la proliferazione delle micro-alghe al loro interno (vedi foto). L’assenza di acqua e la risalita del cuneo salino nei terreni, in particolare quelli prossimali ai rami del Po, sta causando il disseccamento delle colture.
Giugno si chiude con la siccità che si estende al centro-sud Italia, piogge scarse e spesso dannose perchè accompagnate da venti forti e grandine, e temperature record. Così come Maggio, infatti, a livello nazionale questo mese risulta essere il secondo più caldo, superato solo dal 2003. Se si considera il semestre Gennaio-Giugno, poi, il primato spetta proprio a questo 2022, con +0.76°C, che salgono a 1.07°C se si considera il Nord della penisola (Fonte ISAC-CNR). Il settore agricolo continua a soffrire, con il 40% delle superfici irrigate e le risaie che sono soggette a siccità severo-estrema non solo da inizio anno, ma da ben 12 mesi. Altro dato sconcertante è lo stato in cui versano i ghiacciai delle nostre Alpi. Il confronto fra le immagini della Marmolada in diverse estati (2011, 2020, 2021, 2022) è inequivocabile. Inoltre, fra il 2 e il 3 Luglio, in vetta alla “regina” delle Dolomiti è stata registrata una temperatura di 10°C che, sommata alle temperature più elevate del normale che hanno accompagnato questa annata disastrosa dal punto di vista climatico e le scarse precipitazioni nevose invernali (dal 50 al 70 % in meno rispetto alla scorsa stagione), hanno causato il tragico distacco di un seracco che ha portato con se diverse vite.
La siccità che ormai perdura da diversi mesi sulle regioni settentrionali si sta allargando anche al centro-sud. Le precipitazioni occorse fra fine Aprile e Maggio hanno apportato sollievo al terreno e aumentato i livelli di fiumi e laghi solo per un breve periodo e sono risultate comunque non diffuse e spesso a carattere temporalesco, con grandine e vento forte. Anche le temperature, particolarmente elevate nella seconda metà del mese e nei primi giorni di giugno lungo tutta la penisola (anomalie fra +2 e +3 °C), hanno contribuito a non alleviare la situazione. La primavera, che si sperava potesse ridurre il deficit accumulato, ha invece confermato la previsione negativa risultando anch’essa povera di piogge, con valori che la pongono al terzo posto dietro solo al 2003 e al 2017. Sul medio e lungo periodo il settore agricolo risulta duramente colpito, con le aree irrigue interessate per oltre il 40% da siccità severo-estrema, come si evince dal grafico (le classi di uso del suolo legate alla parte agricola derivano dalla mappa di Land Cover del Copernicus Data Store).  
La siccità che sta interessando diverse regioni italiane, soprattutto al Nord, risulta avere una origine di lungo periodo, come dimostrano i valori sotto la media di grandi fiumi e laghi e i livelli in discesa di diverse falde più superficiali. In particolare regioni quali Piemonte, Emilia Romagna e Veneto presentano oltre il 25% del loro territorio affetto da siccità severo-estrema dovuta ad una scarsità di piogge che risale ad almeno un anno (vedi mappa). Ad aggravare la situazione si sono aggiunte le temperature miti di questo inverno e i venti di föhn che hanno aumentato l’evapotraspirazione e ridotto drasticamente l’umidità del suolo, e le scarse nevicate, paragonabili quasi a quelle del tristemente noto 2007. Le piogge della parte iniziale e finale del mese hanno sicuramente permesso di effettuare le operazioni colturali di preparazione del terreno, semina e concimazione necessarie a far partire la stagione agricola, ma certamente non sono state sufficienti a compensare i quantitativi di acqua che non sono arrivati nei mesi precedenti. E’ possibile che nemmeno un maggio fortemente piovoso possa far recuperare il deficit nelle zone più colpite.
Drought bulletins from 2012 to 2017 are available on the Lamma website at the link https://www.lamma.toscana.it/archivio-bollettini-siccit%C3%A0